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«A fine mese sciolgo la società»

Saramin (Venezia femminile) polemizza con il Comune

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MESTRE. «Se entro fine mese non ricevo risposte concrete dal Comune di Venezia, chiudo tutto». E' un affondo in grande stile quello di Franco Saramin, presidente, fondatore e anima del Venezia (calcio femminile, serie A), che già nelle scorse settimane aveva chiamato in causa l'amministrazione comunale veneziana. Motivo del contendere, il fatto che il Venezia al momento non ha nessun campo in gestione quindi, nel 2012/2013, sarebbe costretto a sostenre una doppia spesa per i campi, pagando per gli allenamenti e per le gare ufficiali. «Ho bloccato tutti, giocatrici e staff tecnico, fino al termine di questo mese» afferma il patron del Venezia, «voglio vedere cosa succede, non nego di avere avuto contatti anche con altre realtà per trovare una sistemazione alla squadra. Se però la situazione non cambia, chiudo la società. Da parte dell'amministrazione comunale di Venezia finora non ho avuto nessun riscontro, tanto per fare un esempio nessuno si è fatto sentire nemmeno per complimentarsi della salvezza conquistata contro ogni pronostico».

Il braccio di ferro Saramin-Ca'Farsetti, in particolare l'assessorato allo Sport, continua. Un match iniziato il giorno dopo la salvezza ottenuta dal Venezia, impostosi 1-0 nel playout giocato in casa della Lazio. In quella occasione Saramin aveva chiesto al Comune di Venezia una maggior attenzione verso la squadra, minacciando o di portare via la squadra dalla città, cambiando di conseguenza il nome, oppure di sospendere ogni attività. Da parte sua Andrea Ferrazzi, assessore allo Sport a Venezia, aveva assicurato di essere disposto a supportare i club nei limiti delle disponibilità. Una rassicurazione che non sembra bastare al presidente Franco Saramin, che continua ad agitare lo spauracchio di un dissolvimento del club da lui fondato quasi per scommessa nel 1984. In serie A dal 2008/2009, il Venezia in questi ultimi anni ha fornito parecchie giocatrici alle Nazionali italiane, ottendo al termine di questa stagione una permanenza in serie A che molti consideravano impossibile.

Maurizio Toso

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