Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha di fatto «decapitato» i vertici della Corte di Cassazione. Accogliendo infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. Il Consiglio di Stato ha ribaltato una precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato le nomine e respinto il ricorso.
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