Alla mia ragazza è stata trovata una lesione da HPV e le hanno consigliato la vaccinazione: dovrei vaccinarmi anche io?
Prima di tutto bisogna precisare un dato che potrebbe non esser scontato, ossia il motivo per cui alla sua compagna è stata consigliata la vaccinazione, anche se ha già contratto il virus e sviluppato una lesione. Va infatti detto che, pur in presenza di lesioni HPV correlate e puntualizzando che il vaccino non ha proprietà terapeutiche sulle lesioni già presenti, anche le donne già infettate possono beneficiare della protezione vaccinale nei confronti degli altri tipi di HPV a cui non sono state ancora esposte. Oggi, infatti, abbiamo a disposizione un vaccino nonavalente, diretto cioè contro 9 genotipi virali, ed è molto improbabile che una persona li abbia contratti tutti nel corso della sua vita. Inoltre, studi recenti dimostrano che la vaccinazione può essere utile dopo trattamenti per lesioni HPV correlate (es. conizzazione per lesioni pretumorali della cervice uterina) per ridurre il rischio di recidiva.
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Un possibile motivo alla base di queste evidenze potrebbe risiedere nel fatto che con le infezioni naturali fino al 40% delle persone presenta purtroppo una produzione molto bassa di anticorpi. La vaccinazione, che invece è molto immunogena, cioè ci porta a produrre molti anticorpi, potrebbe essere particolarmente utile anche in questi casi. Per alcune pazienti inoltre, può essere utile fare la vaccinazione anche con lesioni di basso grado in atto (che potenzialmente regrediscono spontaneamente nel 70% dei casi), ma la valutazione va fatta caso per caso, con un adeguato counselling e purché si continuino a fare i regolari controlli. Per tutti questi motivi, si comprende come l’inizio dell’attività sessuale non sia una controindicazione alla vaccinazione, anche se il massimo del beneficio atteso rimane sempre negli adolescenti prima del debutto sessuale.
Veniamo ora alla sua domanda. La vaccinazione maschile ha assolutamente i suoi benefici, non solo per equilibrio di coppia, perché permette di evitare il cosiddetto “effetto ping-pong” (in cui l’infezione viene perpetuata, passando da un partner all’altro) ma anche per prevenzione di diverse patologie HPV-relate che esistono anche nel sesso maschile: condilomi (verruche ginecologiche), lesioni pretumorali e tumorali dell’ano, lesioni tumorali dell’orofaringe (ossia i tumori testa collo) che sono in aumento e 4 volte più frequenti nel sesso maschile rispetto al femminile, e lesioni pretumorali e tumorali del pene, fortunatamente più rare.
* Rosa De Vincenzo è ginecologa oncologa della Fondazione Policlinico Gemelli, IRCCS e Vicepresidente della Società Nazionale di Colposcopia e Patologia Cervico-Vaginale