Se avete negli occhi le immagini del film in cui il protagonista, al culmine dell'atto sessuale, si accascia vicino alla sua lei perché il cuore ha ceduto, forse dovete ricredervi. Il rapporto sessuale solo rarissimamente avrebbe un legame temporale con l'attacco cardiaco, nonostante lo sforzo fisico, l'aumento della frequenza dei battiti e degli atti respiratori. Insomma.
Per chi poco prosaicamente considera la "liaison" amorosa come un'attività molto intensa e quindi potenzialmente in grado di influire sul benessere cardiaco come fattore di "stress", una ricerca inglese pubblicata su JAMA Cardiology offre risultati tranquillizzanti, anche e soprattutto per le persone di una certa età. A patto ovviamente, che non ci siano potenziali "interferenze" sui ritmi del cuore e la sua irrorazione, come ad esempio l'assunzione di cocaina.
Lo studio, condotto dagli esperti dell'Università Saint George di Londra, coordinati da Mary Sheppard, ha preso in esame le cartelle cliniche dei soggetti deceduti per arresto cardiaco in oltre 15 anni presso il centro cardiologico dell'ateneo britannico, giungendo a valutare 6847 pazienti. Solo in 17 di loro un attacco cardiaco improvviso si è verificato nel corso del rapporto sessuale o entro sessanta minuti da questo, in una percentuale che è circa dello 0,2%.
In secondo luogo, occorre sfatare il mito che il decesso in concomitanza con un rapporto sessuale interessi gli anziani: l'età media osservata dai ricercatori è stata di 38 anni, in discordanza con diversi studi precedenti.
Sempre stando a questo riporta l'analisi, va detto che in alcuni casi il decesso legato al rapporto sessuale è avvenuto in persone che presentavano problemi cardiaci non noti. In nove casi, ad esempio, si è presentato il fenomeno della morte cardiaca aritmica improvvisa, mentre in due pazienti si è osservata una dissezione aortica, con rottura dell'arteria che porta il sangue a tutto l'organismo.
Fare l'amore, insomma, fa bene al cuore. O quanto meno, non va considerato un pericolo, visto che si può creare uno stimolo emotivo che si riflette sul benessere di cuore ed arterie anche nelle persone un pochino più avanti con gli anni, se sono sane.
E per chi ha già avuto problemi? "Per chi soffre di problemi cardiovascolari e magari ha avuto un infarto, il medico offre indicazioni caso per caso: l'importante è che non si abbandonino le cure in corso, magari temendo qualche "defaillance" legata ai medicinali - riprende Indolfi. Se la malattia cardiovascolare è instabile o se i suoi sintomi sono gravi, è necessario stabilizzare la malattia con i farmaci o con procedure interventistiche come lo stent coronarico o sostituzione valvolari prima del "via libera". Un'ultima raccomandazione. Questi consigli valgono se ovviamente il rapporto è tranquillo, con il partner abituale, senza stress particolari. La situazione può cambiare per chi punta sulle "scappatelle", soprattutto in età avanzata: lo stress "organizzativo" e soprattutto l'ansia da prestazione possono creare un vortice emotivo che si riflette anche sul benessere di cuore ed arterie.
Quando stress e dolori ti spezzano il cuore