SEI PROGETTI di ricerca nell'ambito della medicina di precisione, premiati con 300 mila euro grazie a un bando ad hoc della farmaceutica Roche. Obiettivo: sviluppare soluzioni innovative. Molte sono incentrate sulla biopsia liquida, ossia la possibilità di studiare i tumori attraverso un semplice prelievo di sangue. L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, per esempio, vuole mettere a punto tecniche di profilazione genomica dei tumori del polmone, mentre l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano si concentreranno, rispettivamente, sul tumore del colon-retto e del seno, con la creazione di Molecular Tumor Board (MBT) dedicati. Sempre attraverso la biopsia liquida, i ricercatori dell’Università di Verona studieranno, invece, il valore di biomarcatori per la prognosi e la cura del tumore al pancreas. Infine, la Fondazione Policlinico Gemelli realizzerà uno studio delle alterazioni genomiche nel tumore al polmone e il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia svilupperà soluzioni per la diagnosi di precisione delle leucemie acute linfoblastiche a cellule T. La valutazione e la selezione dei progetti è stata affidata alla Fondazione Gimbe, prendendo in considerazione sia la qualità metodologica, sia il loro impatto in termini di potenziali benefici per i pazienti e per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
“Sono oltre 200 le tipologie di cancro identificate finora, di cui quasi la metà è rappresentata da una neoplasia non comune o rara. In molti casi l’origine e lo sviluppo del tumore sono governati da alterazioni genomiche, definite ‘driver’, per cui diventa fondamentale poter individuare la specifica mutazione ed intervenire con terapie mirate”, ha commentato Giordano Beretta, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), che ha patrocinato il bando. “I nuovi strumenti a disposizione dell’oncologo, tra cui la profilazione molecolare e i farmaci ad indicazione agnostica, rappresentano un pilastro imprescindibile per l’oncologia di precisione, che richiede l’evoluzione dai team multidisciplinari ai Molecular Tumour Board”. L’implementazione nella pratica clinica e l’accessibilità ai Molecular Tumor Boardtuttavia è ancora limitata, come dimostra una recente indagine Aiom secondo cui solo il 13% degli oncologi può affidarsi a queste equipe multidisciplinari nella propria struttura. Uno degli obiettivi del bando Roche è proprio quello è facilitare l’attivazione di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali ottimizzati, per garantire il trattamento più appropriato per ciascun paziente.