
La norma europea ha introdotto soprattutto tre principi: la durata media dell'orario di lavoro non deve superare le 48 ore settimanali compresi gli straordinari, ogni lavoratore ha il diritto a un periodo minimo di riposo di 11 ore nel corso delle 24 ore, ogni sette giorni deve beneficiare di un riposo ininterrotto di 24 ore.
Secondo Fiaso, dunque, il sistema ha retto e si è riusciti a rispettare le nuove regole senza particolari problemi di assistenza. "Ci sono però un 40% di "criticità trascurabili" sulle quali bisogna intervenire perché non diventino significative e condizionino le liste di attesa e in generale i servizi".
La nuova legge obbliga a riposare i medici tutti i giorni ma varie sentenze hanno riconosciuto deroghe per coloro che si trovano in situazioni di urgenza (come la pneumologa di Parma) a patto che poi il riposo perso venga recuperato. Il divieto a far lavorare il personale troppo a lungo riguarda l'organizzazione strutturale, non le emergenze, che in sanità capitano spesso.
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Sempre un quarto delle aziende, si spiega, ha riorganizzato anche i turni della dirigenza, "introducendo guardie interdivisionali, sostituendo i turni di pronta disponibilità con la presenza attiva o al contrario trasformando la disponibilità in presenza sul posto. Più in generale il 42% delle Aziende ha riorganizzato il lavoro del personale del comparto, attraverso strumenti come la riorganizzazione delle risorse umane su base dipartimentale o la revisione del piano di reperibilità. Stessa cosa è accaduta nel 32% dei casi per la dirigenza. In diversi casi la riorganizzazione è avvenuta a livello interaziendale, attraverso l'istituzione di dipartimenti e strutture complesse tra più Aziende, l'unificazione di servizi amministrativi e della laboratoristica, le convenzioni con altre Asl e la telerefertazione diagnostica o la concentrazione su area metropolitana di servizi come centri trasfusionali, laboratori, radiologie. Circa un'Azienda su quattro ha poi incrementato la formazione a distanza e quella sul campo, modificando l'articolazione oraria dei corsi".