Un boa constrictor albino davanti a casa, panico nel condominio a Gazzo padovano
L’esemplare lungo un metro è sbucato domenica notte sul passo carraio di un caseggiato a Grossa, frazione di Gazzo. Ed è stato catturato dai vigili del fuoco
Silvia Bergamin
Un serpente enorme sbuca nella notte. Panico tra i residenti domenica sera a Grossa di Gazzo, in via Giovanni Gentile: un malcapitato rientra a casa coi bimbi e mentre percorre il passo carraio si imbatte in un grosso boa di colore giallo. L’allarme è stato lanciato attorno alle 22. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno prontamente catturato il voluminoso rettile, la cui presenza aveva destato enorme apprensione tra gli abitanti della zona.
Si tratta di un boa constrictor albino, lungo almeno un metro. Un animale che può uccidere, molto temuto poiché riesce ad ammazzare anche grandi prede avvolgendole e soffocandole nelle sue spire.

I residenti ripercorrono quei minuti di terrore: «Attorno alle 22 ho sentito i vicini parlare fuori e sono uscita per vedere cosa stesse succedendo», racconta una testimone. A quel punto, uno dei residenti «mi ha chiesto se mi fosse scappato un boa, visto che il rettile era appena uscito dalla mia recinzione». Ma la giovane nulla sapeva di questo serpente. «Ho risposto di no. Lui, rientrando in auto, se l’era ritrovato davanti: per fortuna ha fatto in tempo ad intercettarlo, così ha tenuto i bambini fermi dentro la vettura. Eravamo tutti spaventatissimi».
Un intero condominio in balìa dei movimenti dell’essere strisciante, dai colori inquietanti. Il boa ha cercato di allontanarsi «infilandosi dentro lo scivolo degli appartamenti». In qualche modo i residenti si sono cimentati nella caccia, per bloccarlo in attesa degli esperti: «Abbiamo cercato di tenerlo fermo e nel frattempo ci siamo messi in contatto con le forze dell’ordine e i vigli del fuoco».
Il sollievo di lì a pochi minuti: a catturarlo sono stati i pompieri di Cittadella. Che sapevano dove mettere le mani: «Gli uomini del 115 lo hanno recuperato in pochissimo tempo. Il boa – al loro arrivo – era tranquillo e un po’ infreddolito, secondo noi stava digerendo qualche preda che aveva appena cacciato. Si tratta di un animale che vive in teca: o qualcuno l’ha liberato o è scappato».
Chi sarà mai l’appassionato di questa creatura esotica? Non è purtroppo la prima volta che i residenti devono fare i conti con la presenza di rettili, in particolare modo biacchi e bisce dal collare: «A causa del canale di scolo abbiamo molti problemi con varie specie di bisce che purtroppo si intrufolano nei nostri giardini, essendo una zona abitata è anche pericoloso trovarli di continuo».
I momenti di ansia e paura non si contano: «Io li ho avuti dentro la taverna. I bambini si prendono di quegli spaventi». E quindi ci si attrezza, in qualche modo, manco si fosse in Amazzonia: «Il mio compagno ed io, nostro malgrado, siamo diventati esperti: abbiamo preso dissuasori, disabituanti ma non riusciamo a liberarci della loro presenza. Ogni inizio estate e fino a ottobre non riusciamo a liberarci. I nostri giardini sono pieni di buchi», la chiosa amara. ––
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