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Petardi e fumogeni allo stadio di Chioggia dopo la partita con il Treviso, indaga la Digos

Episodi di tensione domenica dopo la partita tra Union Clodiense e Treviso, al vaglio le telecamere di sicurezza

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La polizia schierata domenica pomeriggio davanti allo stadio 

Saranno gli agenti della Digos ha individuare i responsabili del lancio di grossi petardi e di fumogeni, domenica pomeriggio, prima dell’incontro tra l’Union Clodiense Chioggia Sottomarina e il Treviso. Mentre non ci sono elementi, in questo momento che possono far dire che oltre al gran baccano qualcuno abbia gridato slogan razzisti.

Gli agenti della Digos, presenti sul posto domenica, oltre ad utilizzare i video della polizia scientifica ora visioneranno le immagini delle varie telecamere di sicurezza che sono poste nella zona dello stadio. Già da una prima scrematura i poliziotti hanno puntato la loro attenzione su una decina di ultras delle due tifoserie. Dovranno ora stabilire con precisione le varie responsabilità e soprattutto individuare con nome e cognome i protagonisti del lancio di petardi.

Una volta compilata la lista dei responsabili sarà inviata una prima relazione in Procura per stabilire eventuali responsabilità penali. Di sicuro arriveranno i Daspo del Questore per interdire l’entrata allo stadio degli ultras.

Gli ultras di Chioggia hanno la mano facile con i fumogeni e i petardi. A marzo hanno li hanno sparati, contro i tifosi dell’Adriese.

Il Questore di Rovigo ha adottato, ad aprile, quindi quattro provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive DASPO, della durata di due anni, nei confronti di altrettanti tifosi dell’Union Clodiense Chioggia Sottomarina, in quanto ritenuti responsabili di comportamenti lesivi dell’ordine e della sicurezza pubblica.

In particolare, in occasione della partita di serie C tra l’Adriese e l’Union Clodiense che si è svolta il 5 marzo, dalla gradinata est dello stadio destinato alla tifoseria ospite i quattro tifosi accendevano e lanciavano a terra degli “artifizi fumogeni” e petardi che cadevano pericolosamente vicino ad alcuni spettatori.

A breve ci fu la risposta degli ultras: «Per farci fuori dovrete diffidarci fino all’ultimo ultras. Ma ci troverete nelle strade». Se questa frase, comparsa sulla pagina facebook degli ultras chioggiotti, lo scorso 7 aprile, voleva essere una promessa, sembra proprio che sia stata mantenuta. E infatti il dirigente del commissariato Gianlorenzo Giannattasio, andando a prendere l’auto, parcheggiata sotto casa, per recarsi a lavoro, se l’è ritrovata “sfregiata”: un qualche liquido corrosivo era stato versato sul cofano dove era stato attaccato anche un adesivo con le scritte “Acab”.

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