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Chiamano il 118 per un infarto, l’ambulanza ci mette 25 minuti: il caso a Jesolo

I residenti: «In estate con il pienone il servizio va ampliato». L’Usl 4: «Attivato il Punto primo intervento di Cavallino»

Giovanni Cagnassi
1 minuto di lettura
L’ospedale di Jesolo 

Chiamata di emergenza al lido di Jesolo per un infarto, ma l’autoambulanza arriva dopo 25 minuti e da Cavallino Treporti.

È accaduto al lido in una conosciuta pizzeria nella zona di via Verdi domenica sera, quando la città era ancora affollata di turisti e pendolari nel fine settimana delle Frecce Tricolori.

Un weekend di grandissima affluenza, 500 mila persone solo per assistere sabato allo spettacolo della pattuglia acrobatica nazionale.

Nel pieno della stagione estiva, quando in media giungono a Jesolo circa 180 mila persone secondo i dati delle celle telefoniche, sono molti a ritenere che il punto di primo intervento avanzato al lido, ex pronto soccorso, debba essere dotato di più mezzi di emergenza.

Verso l’ora di cena, il signore anziano, proveniente dalla Germania, è improvvisamente caduto a terra impressionando i numerosi clienti che stavano cenando a quell’ora nel locale e hanno visto quella scena improvvisa e concitata. «Il proprietario del pubblico esercizio», raccontano i clienti che hanno assistito all’episodio, «ha chiamato immediatamente il 118 e solo dopo 5 minuti hanno risposto dall’altra parte.

L’ospedale di Jesolo non aveva mezzi a disposizione da mandare e quindi sono dovuti arrivare i mezzi di emergenza e sanitari da Cavallino Treporti, più precisamente dalla sede a Ca’Savio. Per fortuna, il signore qualche minuto più tardi ha dato dei segnali di ripresa, ma era stato comunicato inizialmente un codice rosso visto che aveva subito due interventi di by –pass al cuore e soffre di serie patologie cardiache che comportano per lui una condizione di rischio e pericolo».

Martino Sacilotto è uno dei clienti che erano presenti alla cena e ha prestato i primi soccorsi per aiutare l’anziano a riprendersi: «È vergognoso che in una città balneare come Jesolo manchino ambulanze», dice, «c’è voluta mezz’ora di lunga attesa, sperando che il signore si riprendesse da un momento all’altro. Senza contare poi la figura che abbiamo fatto a livello internazionale, visto che i signori erano tedeschi e non hanno certo visto un bell’esempio di soccorso veloce.

Serve più personale medico anche nei pronto soccorso. Le istituzioni devono essere più presenti davanti a questo problema di stringente attualità. Per fortuna, tutto si è risolto nei migliori dei modi, ma poteva anche morire nella peggiore delle ipotesi».

Il servizio di emergenza all’ospedale di Jesolo è stato affidato alla Cooperativa Castel Monte che a breve dovrebbe ufficializzare la dotazione di nuovi mezzi di soccorso al lido.

L’Usl 4 ha, intanto, fatto sapere che i due mezzi a disposizione erano già impegnati in altre uscite e quindi il 118 ha attivato il Ppi, punto di primo intervento, di Cavallino Treporti.

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