L’editoriale del direttore | Che cosa ci vuoi fare

(foto Macca)
Per andare da Treviso a Jesolo, il 2 giugno, è servito un tempo tra le cinque e le sei ore. È accettabile? È la stessa durata necessaria per raggiungere Zurigo, Nizza, Roma, Vienna: città lontane, non tragitti brevi come quello per il litorale. Il tempo è un perno della nostra esistenza: davvero dobbiamo rassegnarci a spenderlo in coda?
Per andare da Treviso a Jesolo, il 2 giugno, è servito un tempo tra le cinque e le sei ore. È accettabile? È la stessa durata necessaria per raggiungere Zurigo, Nizza, Roma, Vienna: città lontane, non tragitti brevi come quello per il litorale. Il tempo è un perno della nostra esistenza: davvero dobbiamo rassegnarci a spenderlo in coda?
In bici servirebbero due ore e 16’. Camminando, si impiegherebbero sette ore e mezzo.
La coda per andare al mare o in montagna è insopportabile: cerchi il relax e trovi lo stress. E senti di aver sbagliato. Ognuno di noi può fare qualcosa: scegliere anche altri mezzi, pianificare meglio la partenza, guidare senza strappi. Gli studi mostrano come una guida troppo nervosa contribuisca a creare le cosiddette code fantasma, cioè quelle che non hanno una causa traumatica, come un sinistro o un cantiere.
In ogni caso, incapsulato tra la macchina davanti e quella dietro, ti maceri. Non dovevo partire a quell’ora, non dovevo sottovalutare, come ho fatto a non pensarci? E ti verrebbe da dire agli altri: che ci fate qui, non avete altre destinazioni? Solo che gli altri hanno fatto come te. Sei una tessera del tuo stesso mosaico di esasperazione.
Si dirà: non è sempre così, questo è un caso limite. Sarà; però ha una frequenza perversa. E anche se le ore sono due o tre, non c’è da far festa.
Da Treviso a Jesolo, da Padova a Sottomarina e… da ovunque verso le Dolomiti: sono tre priorità. C’è qualcuno che vuole risolverle, in attesa dell’autostrada del mare, che tarda a manifestarsi? Tutti dicono che il passante di Venezia è stato fondamentale: ha sanato i disagi socioeconomici, ma anche l’umore delle persone. E l’umore in queste code, allora? Il Veneto è la prima regione turistica d’Italia, quindi per definizione è una corazzata mondiale. Non si può permettere pigrizia e fatalismo. Che cosa ci vuoi fare, ormai la situazione è così… Risposte che non si possono sentire.
#noi
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