Jesolo: arrivati 3.500 curricula, emergenza stagionali finita
Boom di candidature nelle ultime settimane, il portale dell’Aja ha funzionato: assunti baristi, personale di cucina e camerieri
Giovanni Cagnassi
Emergenza personale superata a Jesolo: la macchina del turismo è ripartita di slancio e anche negli hotel ormai manca in media solo un addetto.
Il portale Lavoro Turismo dell’Aja ha esaminato quasi 3500 curricula. Solo cinque mesi fa sul litorale mancavano 3 mila stagionali, un migliaio a Jesolo. Sono stati assunti al lido 610 baristi, personale di cucina per 477 posti, 584 per le pulizie. E, ancora 744 per il personale del ricevimento, 678 in sala e 312 per i servizi.
L’hotel El Paso in zona piazza Torino, che l’Aja ha messo a disposizione degli albergatori che non hanno stanze per il personale, è già all’80 per cento di capienza ed è diventato un punto di riferimento con la famiglia Cortese.
La risposta positiva c’è stata probabilmente perché, dopo la pandemia, il turismo è tornato ad assumere il personale che aveva trovato altri lavori, ad esempio nel comparto del commercio elettronico o in fabbrica. E, infatti, molti candidati hanno dai 30 ai 40 anni.
«Molti sono tornati nel turismo», spiega il presidente dell’Aja, Pierfrancesco Contarini, «dopo aver lavorato in altri settori nel periodo pandemico. Hanno preferito il turismo perché maggiormente remunerato, con la possibilità di avere vitto e alloggio».

Ad oggi, i candidati che si sono proposti hanno caratteristiche piuttosto varie. «Per la provenienza geografica» , aggiunge Contarini, «nonostante vi siano anche candidati di nazionalità straniera, la maggior parte è rappresentata da italiani. Quest’ultimo gruppo è prevalentemente composto da lavoratori provenienti dal Sud Italia (60%), ma che hanno maturato già alcune esperienze in Nord Italia. Si può osservare un certo grado di diversità sulle età. Pur avendo ricevuto candidature anche da professionisti con lunga esperienza nel settore ospitalità, che hanno maturato competenze specifiche e possiedono solida base di conoscenze (30%), sono stati i candidati più giovani a rappresentare la maggioranza (65%), probabilmente attirati dalle opportunità di lavoro e anche, perché no, dalla vivace vita notturna di Jesolo. Circa il 25% dei candidati provengono da esperienze in settori diversi dall’ospitalità. Circa il 10% è alla prima esperienza professionale. Numerosi tra questi i giovani con buone conoscenze linguistiche, e anche esperienze all’estero, vogliono mettere a frutto le loro competenze nel turismo. Questa diversità di background ed esperienze tra candidati conferma ulteriormente la capacità di Jesolo di proporsi come meta adatta a tutti i livelli professionali, grazie alla vasta gamma di opportunità offerte dagli albergatori Aja». Mancano solo alcune figure specializzate, come camerieri con esperienza.
Al ristorante “le Rondini” , che l’estate scorsa era rimasto chiuso in via Verdi, a causa della mancanza di personale, sono stati riaperti i battenti. Hanno assunto sette persone tra cucina, bar e sala. «L’anno scorso non ce l’abbiamo fatta a partire», spiegano i titolari, «perché ancora si risentiva dei blocchi dovuti alla pandemia. Quest’anno, anche se un po’ in ritardo, la risposta c’è stata».
L’Aja ha deciso di lavorare per garantire sempre un serbatoio sicuro di personale. È allo studio un accordo con le scuole alberghiere in Egitto e l’istituto Cornaro di Jesolo per dare la formazione e importare stagionali.
Ci saranno più strutture per l’alloggio del personale e agenzie specializzate nel cercare lavoratori in paesi stranieri, in particolare nell’Est Europa.
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