Il Giro in Veneto: corridori da Oderzo al Cansiglio, in Val di Zoldo vince Zana
Oltre 15 mila tifosi in piazza Grande per lo start della 18esima tappa. Pinot primo sulla scalata della Crosetta, vince l’ex Trevigiani Zana. Thomas resta in rosa
Mattia Toffoletto e Niccolò Budoia
La storia della corsa rosa si fa da Oderzo. Un boato accoglie il secondo passaggio in piazza Grande a Oderzo prima che il gruppo prenda la Cadore Mare e punti il Cansiglio: si sale verso la Crosetta. Dopo una fuga a 5, gruppo di nuovo compatto verso il Cansiglio. Ma Paret-Peintre (ACT), Pronskiy (AST), Haig (TBV), Tonelli (GBF), Pinot (GFC), Frigo (IPT), Gee (IPT) e Zana (JAY) allungano sul gruppo. Proprio Pinot passa per primo sulla Crosetta, tantissimi trevigiani a festeggiarlo. La tappa poi si conclude con la vittoria di Filippo Zana, ex Trevigiani, su Pinot, Thomas resta in rosa.
La partenza del Giro d'Italia a Oderzo
La prima volta del Giro d’Italia sotto il Torresin coincide con il primo atto del trittico decisivo dell’edizione 106: oggi frazione trevigian-bellunese con Cansiglio (dal versante di Fregona) in avvio ed epilogo in Val di Zoldo, domani tappone dolomitico con le Tre Cime di Lavaredo, sabato cronoscalata del Lussari. E chissà se la maglia rosa Geraint Thomas (festeggia oggi il compleanno: 37 anni, auguri!), bici Pinarello e direttore sportivo riesino (Matteo Tosatto), conserverà il simbolo del primato fino al sipario di Roma. E chissà se Joao Almeida, trascorsi da dilettante alla Trevigiani, proverà a far saltare il banco nel finale verticale dell’itinerario 2023.
Di certo, con lo sloveno Primoz Roglic, sono i più ambìti da bambini e adulti, stamane alla partenza da piazza Grande a Oderzo, per selfie e autografi. È la bellezza del ciclismo: il tifoso a tu per tu con il campione, l’appassionato che si gode da vicino l’idolo applaudito davanti alla televisione. La partenza di tappa ha un fascino particolare: il foglio firma (dalle 11, sempre in piazza Grande) equivale a una sfilata di atleti e maglie di leader, alla possibilità di “far parte” per un paio d'ore della carovana. Bussi alla porta di quel “villaggio viaggiante” chiamato Giro.
A Oderzo l’attesa è febbrile da settimane, agli esercenti sono stati distribuiti un migliaio di palloncini e duemila bandierine rosa. Trecento fiocchi color Giro delimitano la parte iniziale del percorso: il via ufficioso alle 12.20 da piazza Grande, il chilometro zero in località Lutrano. Se si darà un’occhiata a negozi e ristoranti, si scopriranno menù particolari. Ma anche gelati proteici, pizza del ciclista, bici di cioccolato bianco e fondente.
Il Giro riparte da Oderzo: il punto tecnico con Stefano Zanatta
La romana Opitergium ha preparato l’abito da festa, da giorni chi abita in zona chiede bandierine e palloncini direttamente agli esercenti per addobbare finestre e balconi. Una giornata d’orgoglio che significa un tuffo nella storia. Allo start si riconoscono illustri ex dell’Opitergino: da Marco Coledan, ex azzurro di Lutrano, a Gianni Giacomini, ex iridato dilettanti di Cimadolmo. Già ritirati da una settimana (causa Covid) i pro’ Andrea Vendrame e Stefano Gandin, la Marca sarà rappresentata dai direttori sportivi: oltre a Tosatto, Franco Pellizotti della Bahrain di Jonathan Milan e Stefano Zanatta dell’Eolo di Davide Bais.
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«Sarà una bella tappa impegnativa già dall’inizio – aveva detto proprio Stefano Zanatta – l’emozione per passare nella strada di casa ormai è un’abitudine, ma è sempre bello. Tanti amici, tanta gente che conosci, c’è il cuore. Per oggi ci saranno due gare in una: impegnativa, già dall’inizio il Cansiglio va tenuto in considerazione e per cercare di andare subito in fuga per andare a giocarsi la tappa. Nel finale i leader non si permetteranno di perdere tempo, siamo alla fine di un Giro che è stato molto dispendioso in primis per il maltempo, vedremo alla fine chi avrà più birra».
Gaviria e Leon Sanchez
Così il via da Oderzo sarà l’occasione per tifare il pugno di corridori veneti rimasti in gruppo: dal tricolore Filippo Zana ad Andrea Pasqualon, da Marco Frigo ad Alberto Dainese. Migliaia di appassionati non solo in piazza Grande, sede di foglio firma e partenza (ore 12.20), ma anche al parcheggio ex Foro Boario, dove si radunano i bus delle squadre. In tantissimi dietro le transenne a caccia di selfie e autografi.
Piazza Grande colma, strade addobbate a festa, bandiere e maglie rosa a ogni finestra. Oderzo ha salutato il Giro e ha dimostrato tutto il suo amore per la corsa più importante d’Italia, una partenza di tappa che ha portato in città almeno 15 mila persone e turisti da Colombia, Germania, Francia e Slovenia. Una festa vera e propria, che ancora deve raggiungere il suo apice.
L’ex Trevigiani Joao Almeida: «Giorno importante, andiamo a tutta. Vediamo cosa fanno gli altri, il finale è interessante. Ci sarà da lavorare, saranno tre giorni decisivi e alla fine vincerà il più forte».
La maglia rosa Geraint Thomas è arrivato in piazza Grande al foglio firme. Dovrà difenderla nella prima delle tappone dolomitiche che da qui a sabato decideranno il Giro, ma Alberto Contador un’ora prima della sua salita sul palco non ha avuto dubbi. Per lui, oggi il favorito è Lorenzo Fortunato. «Un bellissimo compleanno con la maglia rosa, ma è una tappa difficile, ci sarà una grandissima battaglia», ha detto il gallese in maglia rosa mentre addentava un pasticcino.
Dainese alla partenza di Oderzo: "Bello vincere a Caorle, ci riproverò a Roma"
Alberto Dainese, 25enne di Abano ex Zalf e vincitore a Caorle, ha nel mirino l’ultima tappa: «Vincere nelle strade di casa per me è stata una grande emozioni, ora arrivano le montagne e dovrò provare a tenere duro, il mio obiettivo a questo punto è arrivare a Roma».
L’applausometro impazzisce sotto il podio del foglio firma per la maglia rosa Geraint Thomas, richieste di foto e autografi a go-go per Jonathan Milan e Primoz Roglic. Il pubblico scandisce il conto alla rovescia per la partenza ufficiosa avvenuta da piazza Grande alle 12.20. Poi si imbocca la Cadore Mare, si sale sul Cansiglio (primo Pinot), poi verso la Val di Zoldo. Dove l’ex Trevigiani Filippo Zana resiste alla ruota di Pinot e lo batte in volata. Geraint Thomas resta in rosa.
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