È stato un malore improvviso a spegnere il sorriso di Marica Gabrieli, morta a soli 48 anni. Un lutto che colpisce profondamente la comunità di Caltana di Santa Maria di Sala, dove la donna si era trasferita col marito Nicola Calligaris nel 2000.

«Mia moglie era una donna solare», dice l’uomo, «dotata di un’allegria davvero contagiosa. Si faceva benvolere da tutti e metteva a proprio agio le persone. Ogni volta che chiudo gli occhi e penso a lei, la vedo sorridere». La tragedia è avvenuta lo scorso 3 aprile. Come tutte le mattine Marica - che lavorava per una ditta di pulizie che opera nel padovano - si era recata al lavoro.

«Sono stato contattato dai carabinieri mentre anch’io ero al lavoro», spiega Nicola, «riferendomi che era stata colpita da un malore». Un evento improvviso e impensabile che ha stravolto la loro famiglia. «Era una donna energica e in salute», dice il marito, «non era affetta da alcuna patologia. Ecco perché la sua scomparsa è stata una doccia fredda. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato». Dopo l’autopsia effettuata negli scorsi giorni, ora è stato dato il via libera per celebrare il funerale.

«Io sono nato a Marghera e lei era originaria di Venezia», ricorda con commozione Nicola, «ci frequentavamo fin da ragazzini visto che allora abitavamo a Catene. Col tempo diventammo amici e poi tra noi sbocciò l’amore». Quell’amore che 23 anni fa li portò a trasferirsi a cavallo tra la provincia di Venezia e Padova, dato che per questioni lavorative erano entrambi più comodi a vivere lì.

Nel 2002 si celebrò il matrimonio e dalla loro unione nacque Gioele, che a maggio compirà 18 anni. «Lui sta studiando meccanica a Mirano», racconta Nicola, «mentre io lavoro come operaio a Noale. Rimarremo qui perché questa è la nostra casa». Il funerale di Marica si terrà venerdì 14 nella chiesa parrocchiale di Caltana.

Il feretro partirà alle 15 dalla casa funeraria Brogio di Cadoneghe per arrivare a Caltana alle 15.30. Lì amici e conoscenti potranno darle un ultimo saluto. Per la funzione funebre, la famiglia non chiede fiori ma opere di bene