Bluff degli anarchici a Venezia, città blindata: la diretta della giornata
Qualche tafferuglio in campo San Rocco, unico problema della giornata. Settecento uomini delle forze dell’ordine schierati già dalla serata di venerdì ma a presentarsi sono stati solo una cinquantina di antagonisti che si sono limitati a manifestare urlando slogan in campo dei Frari: massimo risultato mediatico con minimo sforzo
Mitia Chiarin Roberta De Rossi Ugo Dinello Francesco Furlan
Alla fine è stato un bluff giocato dai gruppi antagonisti dell’area anarchica allo Stato. Il temuto “assembramento non autorizzato degli anarchici a Venezia” è stato il comizio di una cinquantina di ragazzi in campo dei Frari.
Nessuna violenza, nessun black block, due striscioni e alcuni minuti di discorsi chiedendo la libertà degli arrestati.
Il tutto di fronte ai 700 uomini delle forze dell'ordine che hanno presidiato dal primo mattino Venezia in vista della manifestazione non autorizzata che si è tenuta nel pomeriggio ma in campo dei Frari invece che nell’annunciato campo Santa Margherita.
Per tutta la notte erano proseguiti i controlli mirati sugli arrivi nella città lagunare, sia sul Ponte della libertà che in stazione.
Lunghe code di auto lungo il ponte che collega la città storica alla terraferma si erano formate già ieri sera.
Il piano di sicurezza elaborato nei giorni scorsi prevedeva di "chiudere” i manifestanti nel campo, bloccando ogni via di accesso.
La manifestazione era stata organizzata in solidarietà con Juan Antonio Sorreche Fernandez, il cittadino spagnolo condannato in primo grado a 28 anni dal Tribunale di Treviso per l'attentato dinamitardo compiuto nel 2018 contro il K3, la sede di Villorba della Lega trevigiana.
Alla fine gli anarchici sono arrivati alla spicciolata: molti i veneziani (quasi tutti), qualcuno dalla terraferma, meno degli ottanta che già a gennaio avevano manifestato in campo San Bortolomio.
Ma il messaggio della manifestazione è arrivato comunque forte e chiaro, il tutto con il minimo sforzo e senza ulteriori arresti.
Una decina i fermati portati in Questura
Nel corso della giornata, sono state identificate un migliaio di persone, circa 150 riconducibili all’area anarchica. A una decina di persone sono stati notificati vecchi atti e sono stati trattenuti in questura il tempo necessario alla notifica. Le persone identificate saranno denunciate per manifestazione non autorizzata
Manifestazione finita a piazzale Roma
Dopo un’ora di comizio in campo dei Frari, qualche breve momento di tensione nel tentativo di sfondare per dare il via a un corteo; slogan contro il 41 bis, lo Stato, per la liberazione di Cospito, si è conclusa la manifestazione anarchica che ha chiamato alla mobilitazione centinaia di uomini delle forze dell’ordine, che hanno accompagnato a piazzale Roma una cinquantina di manifestanti. I precedenti di Torino e Milano avevano fatto temere che anche a Venezia si potessero infiltrare gruppi violenti, ma la protesta veneziana si è svolta invece senza particolari tensioni. Alle 17.15 sciogliete le righe.
Tafferugli in campo San Rocco
Anarchici a Venezia, qualche tafferuglio in campo San Rocco
Come previsto dai responsabili dell’ordine pubblico i problemi si sono presentati alla fine. Dopo una manifestazione tutto sommato tranquilla gli unici tafferugli sono avvenuti al momento in cui una parte dei manifestanti si sono diretti verso piazzale Roma. In campo San Rocco qualche spintone tra agenti e partecipanti alla manifestazione
Gli anarchici: «Ora torniamo a casa»
Alle 16.10, dopo un’ora di comizio, in campo ai Frari, il gruppo di manifestanti dichiara il “torniamo a casa, tranquilli”.
Tentativo di sfondare il blocco
Un gruppo di qualche decina di manifestanti ha tentato di sfondare un cordone di carabinieri all’altezza di calle dei Saoneri (vicino al Conadcity) ,ma sono stati agevolmente respinti. I ragazzi volevano dare vita a un cortei in giro per la città
Una cinquantina gli anarchici in campo dei Frari. Slogan per la libertà di Cospito
Venezia, la protesta di un gruppo di anarchici a difesa di Cospito e contro il 41 bis
Non più di una cinquantina di persone si sono radunate per la manifestazione organizzata dai movimenti anarchici a difesa di Alfredo Cospito e degli altri anarchici reclusi. L’evento si è svolto in campo dei Frari, dopo che le forze dell’ordine aveva barrato il passo in campo Santa Margherita. Oltre 700 uomini tra polizia, carabinieri e finanza, oltre a elicotteri, mezzi e posti di blocco. Sembra abbastanza chiaro che l’intento degli anarchici fosse giocare un bluff con lo Stato e al momento sembrano esserci tiusciti
Manifestazione volante degli anarchici in campo dei Frari
Un gruppetto di anarchici si è radunato sui due lati del canale dei Frari. E’ chiaro che il movimento a favore di Cospito e contro il 41 bis ha raggiunto il massimo risultato mediatico con il minimo sforzo
Un gruppetto di anarchici bloccato
Il piccolo gruppo di anarchici arrivati per proprio conto a Venezia che è stato bloccato in campo dei Frari
Nessun anarchico in campo Santa Margherita
Un gruppo di manifestanti si è radunato in campo dei Frari, ma il campo è circondato dalle forze dell’ordine che non fanno passare nessuno. Non si sa di che gruppo si tratti, ma molto probabilmente non è coordinato.
La situazione alle 14.30 in campo Santa Margherita
Ecco il reportage di Roberta De Rossi sulla situazione in campo
La situazione a Santa Margherita alle 14.30. Lo schieramento delle forze dell'ordine
Ancora massima calma in zona Santa Margherita
Mentre gli ultimi commercianti vengono invitati a sgomberare dalla Digos, in campo Santa Margherita, dov’è atteso il concentramento della manifestazione anarchica di questo pomeriggio, non si vede ancora alcuna bandiera nera, solo qualche curioso che abita in zona e qualche passante, mentre i gruppi di turisti vengono invece deviati dalla polizia che sembra aver instaurato un “corridoio preferenziali” lungo l’asse che dai tre ponti va verso calle dei ragusei e poi passa sotto il dipartimento di studi umanistici. Intanto nel resto delle città si muovono le comitive delle decine di migliaia di visitatori che, come ogni giorno, affollano il centro storico. Esclusa Santa Margherita, San Barnaba e San Pantalon nel resto della città tutti i negozi e le attività sono aperti normalmente.
La preoccupazione dei celerini: «Senza blindati più tensioni alla fine»
La zona filtro al Ponte della Costituzione. Le maglie sono molto larghe, nessun problema d'accesso per le migliaia di turisti
Sale di ora in ora la tensione tra le forze dell’ordine per l'arrivo del corteo degli anarchici in laguna. A piazzale Roma, principale porta di accesso alla città, ci sono una decina di camionette e centinaia di agenti pronti con la tenuta antisommossa.
Per il momento la situazione è tranquilla, le forze dell'ordine sono anche nelle vie di accesso periferiche alla città, come il varco portuale di Sant'Andrea. Da ieri in funzione il posto di blocco del ponte della Libertà, unico punto di entrata a Venezia oltre all'acqua: polizia e carabinieri verificano chi si dirige verso piazzale Roma.
Altre zone “filtro” sono a piazzale Roma alla base del ponte della Costituzione, del ponte Papadopoli (verso i Tolentini e campo Santa Margherita) e dei treponti (verso Zattere e Santa Margherita). Ma oltre i blindati non possono andare.
L’unica preoccupazione tra gli uomini dei “reparti mobili” (quelli antisommossa) schierati è infatti data dalla peculiarità del centro storico di Venezia. «Senza blindo (i mezzi blindati) viene a mancare un grosso supporto per la gestione dei cortei - spiegano due agenti - ma siamo preparati anche a questo. L’unica preoccupazione è che i dirigenti responsabili riescano a dare vita a un piano che contenga effettivamente la manifestazione in una piazza. In questo caso i momenti delicati saranno quelli di afflusso e soprattutto deflusso dei manifestanti»
Campo Santa Margherita deserto
Campo santa margherita deserto, sabato mattina, come nei giorni bui del Covid. La stessa paura dell’ignoto, ma per un motivo diverso: l’attesa per il raduno di protesta di sabato pomeriggio indetto da gruppi anarchici.
E il timore che alcune frange violente diano il via alle devastazioni che pochi giorni fa hanno travolto Torino e Milano.
Negozi chiusi su ordine del Comune in magazzino sedie tavolini che affollano il campo, di prima mattina a Santa Margherita, San Barnaba, San Pantalon commercianti ed esercenti mettono mano a compensato e martelli per coprire le vetrine.
Altri rimediano con cartoni e scotch. A mezzogiorno chiuderanno anche i banchi e i negozi alimentari. L’attesa per le 15, i manifestanti si sono dati appuntamento qui per protestare contro il 41bis, chiedere la liberazione di Alfredo Cospito e mobilitarsi in vista del processo di appello a carico di Juan Antonio Sorroche Fernandez, anarchico condannato in primo grado a 28 anni di reclusione in regime di 41 bis come mente e braccio esecutivo dell'attentato al K3, sede della Lega a Villorba.
«Un compagno seppellito vivo in regime di 41 bis - recita tra l'altro un volantino - altri compagni e compagne di fatto condannati al carcere a vita. Sono i riflessi interni di una condizione riassumibile in tre parole: siamo in guerra».
Settecento uomini schierati
Sono 700 gli uomini delle forze dell'ordine che presidiano dal primo mattino Venezia in vista della manifestazione non autorizzata che si terrà nel pomeriggio in Campo Santa Margherita. Per tutta la notte sono proseguiti i controlli mirati sugli arrivi nella città lagunare, sia sul Ponte della libertà che in stazione. Al momento nessuna persona è stata respinta. Lunghe code di auto lungo il ponte che collega la città storica alla terraferma si erano formate già ieri sera.
I commercianti si blindano
Negozi chiusi su ordine del Comune in magazzino sedie tavolini che affollano il campo, di prima mattina a Santa Margherita, San Barnaba, San pantalon commercianti ed esercenti mettono mano a compensato e martelli per coprire le vetrine. Altri rimediano con cartoni e scotch. A mezzogiorno chiuderanno anche i banchi e i negozi alimentari
Corteo degli anarchici, a Venezia i commercianti blindano le vetrine
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