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Venezia, timori per il corteo vietato in centro. In arrivo 200 anarchici. Ecco cosa sappiamo

Presidio non comunicato alle autorità, i manifestanti attesi da tutto il Triveneto. L’ordinanza del sindaco: «Possibili zone rosse in campo Santa Margherita». Comparsi volantini che chiamano al corteo

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Un corteo dei movimenti antagonisti a Venezia

 (ansa)

Allerta massima a Venezia per la manifestazione (non autorizzata) di sabato 25, in campo Santa Margherita. Attesi circa duecento anarchici provenienti dal Triveneto e, si teme, dal resto d’Italia.

Precedenti pericolosi a Torino e Milano

I precedenti di Torino e Milano, quando le proteste contro il regime di carcere duro a cui è sottoposto Alfredo Cospito sfociarono in atti di devastazione, destano non poca preoccupazione tra le forze dell’ordine.

Precedenti pericolosi, motivo per cui da giorni i responsabili dell’ordine pubblico nella città lagunare sono al lavoro per evitare ogni possibile rischio di scontri o di danneggiamento alla città di Venezia.

L’appuntamento di domani, annunciato dal tam-tam online, non è stato annunciato alle forze dell’ordine con il necessario preavviso di tre giorni. Motivo per cui se manifestazione ci sarà, non sarà autorizzata.

Il corteo di Venezia

Ufficialmente, il corteo è stato organizzato per manifestare solidarietà a Juan Antonio Sorroche Fernandez, l’anarchico spagnolo di 45 anni, accusato di essere la mente e il braccio esecutivo dell’attentato al K3, sede della Lega Nord di Villorba, avvenuto nell’agosto 2018, e condannato in primo grado dalla Corte d’Assise di Treviso a 28 anni di galera.

 Nelle intenzioni dei manifestanti, la città di Venezia è stata scelta proprio perché mercoledì prossimo, 28 marzo, nell’aula bunker di Mestre si svolgerà il processo di appello (con possibile sentenza).

Ma l’eco delle manifestazioni e dei cortei di Torino e Milano in solidarietà con Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame detenuto al 41 bis, è ancora recente.

Bombe carta, auto distrutte e sequestri di mazze e cesoie: questo il bilancio dei controlli delle forze dell’ordine dopo le manifestazioni. Trentaquattro le denunce dopo i fatti di Torino, undici a Milano.

Unico precedente a Venezia, la manifestazione in campo san Bortolomio, a due passi dal ponte di Rialto, organizzata in solidarietà ad Alfredo Cospito lo scorso 8 gennaio. In quell’occasione, i manifestanti furono circa un’ottantina. Nessuno scontro con le forze dell’ordine, presenti sul posto.

I volantini comparsi nella notte

Alcuni volantini che chiamano al raduno domani a Venezia per l'annunciato corteo anarchico a sostegno di Antonio Sorroche Fernandez, sono comparsi venerdì in città affissi sui muri di alcune calli.

Il testo incrocia più temi: dal conflitto russo-ucraino, alla vicenda di Alfredo Cospito. L'anarchico spagnolo per cui è annunciata la protesta è stato condannato in primo grado a 28 anni di reclusione in regime di 41 bis come mente e braccio esecutivo dell'attentato al K3, sede della Lega Nord di Villorba, avvenuto nell'agosto 2018.

"Un compagno seppellito vivo in regime di 41 bis - recita tra l'altro il volantino - altri compagni e compagne di fatto condannati al carcere a vita. Sono i riflessi interni di una condizione riassumibile in tre parole: siamo in guerra".

La preparazione alla manifestazione

Per sabato 25, però, sono attesi più del doppio dei manifestanti rispetto a gennaio. Fino ad oggi, poi, tanto a Venezia quanto nel resto del Veneto si sono moltiplicate le scritte sui muri. Nel capoluogo lagunare, le ultime in ordine di tempo sono comparse a Santa Marta, poco prima dell’ingresso dell’università Ca’Foscari, apparse su un cantiere. Scritte sulle quali investiga la Digos.

Nel frattempo, però, la città di Venezia si prepara al peggio. Il sindaco Luigi Brugnaro ha già firmato un’ordinanza a tutela della sicurezza urbana e dell’incolumità pubblica.

Dalle sei di domani, i plateatici in campo Santa Margherita, rio terà Canal, fondamenta Gherardini, campo San Barnaba e campiello Mosca dovranno essere chiusi e ritirati, in modo tale che non rimangano sedie, tavolini.

Previsto anche il divieto di vendita da asporto di bevande in bottiglie o qualsiasi altro contenitore in vetro, in lattine chiuse o bottiglie di plastica tappate.

Dalle 12 in poi, invece, le attività ambulanti che lavorano nelle stesse zone elencate precedentemente dovranno cessare l’attività e ritirare la merce esposta.

Il provvedimento, inoltre, prevede la rimozione o il sigillo da parte di Veritas dei cestini dei rifiuti. La polizia locale, infine, avrà la facoltà di istituire una sorta di «zona rossa» vietando l’accesso al campo santa Margherita, deviando quindi il traffico pedonale e il traffico acqueo.

Sulla manifestazione di domani interviene anche il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon: «Per colpa degli anarchici che hanno annunciato la determinata volontà di una manifestazione non autorizzata nella fragilissima Venezia, verranno colpiti negozianti, operatori e cittadini, vittime di una protesta a difesa di un terrorista che ha obbligato le istituzioni a blindare il Centro Storico».

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