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Donna in ospedale con ferite a gola, pancia e schiena. È gravissima. Indagini sul compagno

Orribile episodio di sangue a Spinea. La donna di 45 anni è stata operata ed è in rianimazione. Salvata dalla telefonata dei vicini che hanno sentito le urla e le botte

Marta Artico
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Secondo i vicini tra i due le liti e le botte sarebbero state frequenti

 

«Una relazione tossica e insalubre con un persona poco affidabile, che aveva già avuto problemi con la giustizia nonostante la presenza della famiglia, la quale aveva già tentato di allontanare la donna da quest’uomo in precedenza».

Salvata dalla chiamata dei vicini

È questo il contesto critico e borderline in cui lunedì mattina è maturato il dramma sfociato nel sangue che ha ancora una volta scosso la cittadina di Spinea, che nel 2022 è già stata colpita da ben due femminicidi: una donna di 45 anni è giunta all’ospedale di Mirano dopo essere stata soccorsa dai sanitari del Suem grazie alla chiamata del vicinato, con due tagli profondi, alla trachea e all’addome e, sembra, altre ferite alla schiena.

Atto che mirava alla morte

A parlare è la sindaca di Spinea, Martina Vesnaver, finita sotto ai riflettori ancora una volta, che si dice scossa e preoccupata.

 «È evidente che si tratta di un atto che voleva portare alla morte, che sia indotto o meno, si parla di un gesto di violenza inaudito. Le indagini vanno avanti, ma questi episodi capitano all’interno di quadri complessi e delicati da “codice rosso”, come questo.

Siamo di fronte a una relazione con un profilo critico, per cui potevano già essere fatte delle valutazioni in merito alla sicurezza della vita umana».

La famiglia di lei aveva tentato di allontanarla da lui

Riprende la sindaca: «La famiglia quando ha saputo che la donna aveva stretto un rapporto sentimentale con un soggetto che aveva dei precedenti, aveva tentato di contrastare la storia, anche perché c’era già stata una precedente ipotesi di violenza. Ma in tutti questi casi, simili tra loro, la donna non riesce a distinguere la qualità del rapporto amoroso e non riconosce la violenza».

Prosegue: «Di sicuro l’atteggiamento di queste donne che si trovano in situazione simili a questa, è difendere il compagno o chi per loro».

I vicini: liti frequenti e botte

I vicini parlano di liti frequenti e di botte. Le forze dell’ordine erano già state chiamate in zona. Anche se non ci sarebbero denunce formali da parte della donna.

I carabinieri di Spinea in questo momento stanno approfondendo l’accaduto senza tralasciare alcuna pista: un atto violento da parte dell’uomo, se siano coinvolti terzi che gravitavano attorno alla coppia e se potrebbe essersi configurato un atto di violenza, indotto o meno, che ha portato la stessa donna a infliggersi le ferite.

I carabinieri stanno anche tentando di risalire ad eventuali precedenti telefonate al 113.

Salvata dai chirurghi, è in rianimazione

In questo momento la donna è in ospedale a Mirano, in terapia intensiva dopo un delicato intervento, sedata.

Lei potrà certamente dare delle risposte più chiare agli investigatori, una volta che verrà destata.

Ma di sicuro il percorso per riprendersi e mettere assieme i pezzi della sua vita, sarà molto lungo e doloroso.

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