Jesolo, gli imprenditori: Dubai modello da clonare qua
Angelo Rossi ed Elena Capeleto della della “Armonia Marble” lavorano da anni anche nell’Emirato. E spiegano come si può replicare il sistema delle isole artificiali

«Dubai è un mondo fantastico, dove tutto è grande e meraviglioso, ma la sua spiaggia artificiale in mezzo al mare potrebbe davvero essere un modello anche per Jesolo e le località della costa veneziana». Negli Emirati solitamente si dice “big”, grande appunto, e lo sanno bene gli imprenditori di Jesolo, Angelo Rossi ed Elena Capeleto della “Armonia Marble”, società con sedi alle torri di piazza Drago e Dubai, e laboratorio in via Correr, che realizza interni e strutture in marmo. Con gli emiri hanno iniziato a lavorare ormai 10 anni fa, realizzando gli interni di palazzi e costruzioni avveniristiche, soprattutto interni di uffici in marmi ricercati e pregiati. Sono arrivati fino a Dubai grazie ad amicizie e contatti, una rete capillare di referenze di tutto rispetto a livello internazionale.
Dubai è la capitale di un omonimo emirato, uno dei sette che costituiscono gli Emirati Arabi Uniti. Sorge lungo la costa del Golfo Persico, nella penisola araba, in un territorio desertico. A differenza degli altri emirati arabi, il deserto di Dubai è sabbioso anziché roccioso. Fondata nel 1833, vivono 3,3 milioni di persone in 35 chilometri quadrati; è la città con gli hotel più lussuosi, i grattacieli più alti, i centri commerciali con più negozi, la marina più grande.
«A Dubai piace davvero tutto quello che è “big”, e quindi che colpisce per la sua grandezza e maestosità», spiegano Angelo ed Elena, «in quei luoghi hanno concentrato i migliori architetti e ingegneri al mondo, progettisti che sono arrivati da tutti i continenti. Le menti migliori per ogni tipo di costruzione. La vita a Dubai, anche per chi arriva da altri Paesi, è però molto competitiva. Una gara a chi lavora meglio e più velocemente, e così il progresso e la crescita sono garantiti. Poi, i soldi non mancano di certo e questo è sicuramente un propellente infallibile per chi deve lavorare e produrre. In generale, c’è molta correttezza, anche se i furbi ci sono in ogni Paese del mondo e Dubai non fa eccezione. Basta prestare un po’ di attenzione».
Le spiagge sono una delle attrazioni turistiche e gli imprenditori arabi lo hanno capito subito, dando sfogo a progetti fantascientifici come la Palma, sistema di isole e penisole artificiali in cui sorge l’hotel Atlantis e adesso anche “I continenti”, ovvero isole realizzate a forma di continente che potranno essere acquistate per costruire palazzi e ville.
La società olandese Royal Haskoning è impegnata in questi progetti. «La celebre Palma con le costruzioni e resort», ricordano Rossi e Capeleto, «ma anche I continenti, sono qualcosa di meraviglioso e tutti a Dubai li conoscono e ne sono informati. Sono in sostanza isole e penisole artificiali sorte davanti alla costa, protette però da grandi muraglioni che non si vedono, ma sono una garanzia contro le mareggiate, frequenti anche nel golfo Persico, responsabili dell’erosione. Le foto rendono l’idea, ma vederle da vicino, entrarvi, è davvero affascinante. Un’esperienza unica, perché sembra di entrare in una nuova dimensione».
«Da anni ci chiediamo perché questo modello di sviluppo non sia stato ancora replicato in una spiaggia moderna e conosciuta come la nostra», concludono i due imprenditori jesolani, «dovremmo essere noi i primi, visto che i problemi di erosione ci sono da tanti anni. Crediamo proprio che questa soluzione sia alla portata anche in un periodo relativamente breve, e che in un prossimo futuro anche a Jesolo, come altre spiagge della costa veneziana, possano svilupparsi simili opere in mezzo al mare, che diventerebbero un’attrazione turistica importante, oltre a contribuire a proteggere la costa dalle mareggiate, con gli stessi sistemi che sono stati adottati con successo a Dubai».
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