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Semplificazione normativa, accordo in Veneto. Il ministro Casellati: «Basta burocrazia stalker»

Firmato a Venezia da Zaia e dal ministro Casellati. Andrà ad eliminare soprattutto le norme superflue

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Il ministro Elisabetta Casellati

 (ansa)

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, e il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, hanno firmato lunedì 30 gennaio a Venezia un accordo in materia di semplificazione normativa.

"Per noi è una giornata storica - ha detto Zaia -. Dobbiamo pensare che il cittadino sia elemento centrale e sburocratizzare. L'obiettivo è fare pulizia nelle norme e affrontare i termini della Pubblica amministrazione con piglio anglosassone. Stiamo parlando di eliminare la confusione e applicare più rapidità".

L'accordo introduce un tavolo che nel giro di 3 mesi dovrà dare risposte e soluzioni "leggibili e misurabili dai cittadini". "Attraverso la semplificazione normativa - ha sottolineato Casellati - cercheremo di rendere più semplice la vita dei cittadini e delle imprese, perché l'imperativo categorico di questo accordo è sburocratizzare. Quello che andiamo fare oggi è una 'rivoluzione copernicana'. Siamo al 33° posto su 36 per qualità della Pubblica amministrazione, e secondo dati che ci fornisce Confcommercio, potremmo avere, con una burocrazia più snella, un Pil che aumenterebbe di 75 miliardi di euro. Vogliamo eliminare norme superflue, perché la burocrazia è diventata uno stalker. Dare al nostro Paese una situazione di amministrazione snella ed efficiente - ha concluso - significa dare normalità al nostro Paese".

Il nodo dell’autonomia

«Questo Governo in cento giorni ha fatto quello che altri non hanno fatto. Per cinque anni ho sentito dire che l'Autonomia non si può fare perché non ci sono i Livelli essenziali delle prestazioni, ora abbiamo una norma che

li rende obbligatori», ha detto il presidente Zaia. Il fatto che si parli ora di legge di attuazione «significa che qualcuno l'ha scritta e depositata. Io resto fiducioso, i compiti per casa li abbiamo fatti».

«Vorrei dire che l'autonomia differenziata è prevista dalla Costituzione italiana, perché qualcuno se lo dimentica. Questo non è un dato indifferente, perché sembra che qualcuno ne parli come qualcosa uscito improvvisamente dal cielo», ha chiarito da Venezia il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione
normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

«Sull'autonomia”, ha aggiunto Casellati, non c'è alcuna volontà di far restare qualche Regione indietro. Da giurista, leggendo il testo di legge, posso dire che non c'è alcuna spaccatura. Autonomia differenziata significa migliore allocazione delle risorse, attraverso l'individuazione dei livelli essenziali di prestazioni. Questa è l'autonomia differenziata, nell'ambito di una unità d'Italia che tutti vogliamo preservare».

Il presidenzialismo

«Mi sono riservata di scrivere un progetto di legge, dopo un periodo di riflessione. Io ho una mia idea sul presidenzialismo, ma non ho reso le linee programmatiche in Parlamento, perché se avessi delineato il mio programma, sarebbe stato inutile fare il giro di consultazioni che poi ho fatto», ha spiegato il ministro Casellati, «La

mia idea non è la mia idea. Io cerco in tutti i modi che questa proposta sia condivisa dalla maggior parte del Parlamento, con una collaborazione delle
opposizioni. Quindi la mia idea può scolorirsi di fronte a un apporto diverso o un ripensamento. Mi auguro che le osservazioni che ci siamo scambiati possano arricchirci reciprocamente, e possano portare a una condivisione di vedute».

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