In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Spaccio di droga tra Padova e Venezia, otto agli arresti domiciliari: ecco chi sono

Tutto è partito dal sequestro di un chilo di cocaina. Nell'ambito delle indagini, sigilli a case, auto, barche , danaro per 470 mila euro

Aggiornato alle 1 minuto di lettura

La Procura li  accusa, a vario titolo, di aver avuto un ruolo nel ricco mercato dello spaccio di stupefacenti in provincia di Venezia: “operazione Hope” l’avevano chiamata i carabinieri del Nucleo Investigativo  di Venezia, perché era partita dall’arresto – nell’ambito di un’altra indagine – di Giuseppe Speranza, residente a Noale (Hope, appunto, in inglese), per il possesso di alcuni Rolex e un chilo di cocaina.  L’uomo è uscito da questa indagine e si trova attualmente in una comunità.

L’indagine è proseguita seguendo altri filoni e  oggi, 10 gennaio, sono state eseguite  otto ordinanze cautelari agli arresti domiciliari, emesse dal Tribunale del Riesame nei confronti di altrettanti indagati nelle province di Venezia e Padova, accusati di spaccio di stupefacenti e altri reati.

Si tratta di Francesca Asciano (compagna di Speranza), Davide Baldan (Campagna Lupia), Flamur Kreshpaj (Noale), Ciro Pinto (Mestre), Idriz Peza (Tribano), Nicola Artistico (Favaro), Ibra Ervin (Borgoricco) e Moncef Moshab (Pianiga).

Tra i difensori gli avvocati Stefania Pattarello, Gorgio Pietramala, Pasquale Fabio Crea, Mauro Serpico.

L'ordinanza - informa la Procura della repubblica di Venezia - è divenuta esecutiva a dicembre, dopo la pronuncia della Corte di Cassazione, ed è stata emessa in conseguenza del ricorso contro il rigetto del Gip alla richiesta di misure cautelari.

Nel corso dell'indagine, svolta tra il 2019 ed il 2021 – è l’accusa mossa dalla procura e sulla quale dovranno esprimersi i giudici con le loro future sentenze – sono stati contestati vari episodi di spaccio. La Cassazione ha fatto cadere l’accusa più pesante di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, contestata dalla Procura, ma ha mantenuto quella di spaccio, “annunciando” così gli arresti domiciliari ora eseguiti, per otto indagati.

Se nell’ambito delle indagini sono già stati sequestrati denaro, veicoli, imbarcazioni e altri beni di lusso per oltre 170.000 euro, ritenuti provento dell'attività illecita, arriva ora un nuovo sequestro preventivo di denaro, beni immobili e un veicolo nei confronti di 11 indagati, per un totale di oltre 400.000 euro.

Altro sequestro è quello avvenuto nel febbraio 2020 con altro stupefacente, documenti in bianco rubati e un arsenale di 4 fucili, 11 pistole, 2 panetti di esplosivo da oltre mezzo chilogrammo e un mitraglietta con silenziatore.

Dall'inizio delle indagini sono stati recuperati complessivamente 1,5 chilogrammi circa di cocaina, marijuana e hashish, ed è stato disposto il sequestro di beni per oltre mezzo milione di euro.

2

Articoli rimanenti

Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

1€ al mese per 3 mesi

Attiva Ora

Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito

I commenti dei lettori