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In 400 a Concordia Sagittaria per l’ultimo saluto al rapper Dium

Da tutto il Nord Est al funerale dell’artista di 34 anni trovato morto dalla madre 10 giorni fa

rosario padovano
Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Luca Seidy Dium, astro nascente del rap, morto a 34 anni

 

In almeno 400 oggi pomeriggio hanno preso parte ai funerali del rapper Dium morto 10 giorni fa a 34 anni. In tanti sono arrivati appositamente da Padova. Luca Seidy Dium si é fatto desiderare come a un concerto.

L'ultimo saluto al rapper Dium: 400 fans da tutto il Nord est a Concordia Sagittaria

Come sul palco

Il feretro è arrivato con qualche minuto di ritardo come il ritardo degli artisti che devono salire sul palco. E il palco di Luca era l’altare della Cattedrale di Santo Stefano, cioè la chiesa più importante della diocesi di Concordia Pordenone. C’era tutto: il palco, il microfono, ma non cantava nessuno e c’era solo un triste silenzio.

Il vuoto

La mamma Rosanna Mussin ha scortato Luca all’ultimo concerto. C’erano anche il fratello e la sorella padovani. La bara è grande, di legno chiaro, sopra ci sono I fuori. Rosanna abbraccia alcuni parenti sul sagrato. Tra questi una cugina che ha scritto un messaggio di addio sul libro delle partecipazioni. Ha il volto meno stanco dei giorni scorsi, curato, pronta per l’ultima esibizione del suo Luca, un concerto silenzioso ai piedi del Crocifisso.

Si distribuiscono i santini

Il popolo di Dium per gran parte entra in chiesa. Altri invece non se la sentono. Sono tutti composti, curati, silenziosi, si abbracciano, piangono e hanno grande rispetto per il luogo. C’é chi li etichetta ma di fronte al Signore tutti siamo uguali. Lo ribadisce nell’omelia don Natale Padovese.

Il suo è un discorso forte, convinto, da fratello maggiore. “La scelta di portarti in chiesa per l’ultimo saluto ha un grande significato. Il Signore ti ha accolto bambino e non ti ha mai abbandonato perché hai avuto la Comunione. La fede Luca non è mai semplice e scontata. L’incontro - ammette don Padovese - diventa incertezza e propone dubbi. Ora sei nella Luce e niente è più sconosciuto e oscuro. Tu ora sai tutto e sai anche che Dio é giusto e grande nella sua misericordia e nel perdono. Voglio ricordarti con le parole del ladrone crocifisso assieme a Gesù. Ora sei abbracciato dall’amore del padre. Ti accarezzi la Madonna. La serenità e la pace avvolga i tuoi familiari, gli amici e tutti coloro che ti hanno amato. Signore, ricordati di questo tuo figlio affinché rimanga sempre nella tua grazia”.

L’amico Nex

Nex Cassel, il rapper che lo ha scoperto, é nei dintorni della cattedrale e assiste da fuori alle esequie. Era accaduto anche con Lorenzo Trevisan, il 37enne tecnico specializzato di Caorle morto di overdose nel febbraio scorso. La sofferenza della gente è palpabile. Ci sono molti ragazzi giovani che ascoltano la musica di Dium. Tutti sono composti. E poi gli artisti della Adriacosta. La squadra di musicisti e amici di Luca è presente al completo.

Il suo brano

E tutti loro cantando i versi di Dium sono entrati in cimitero, ricordando episodi divertenti di Dium, come lui avrebbe voluto.

La bara a fatica è stata fatta entrare nel loculo. “Era proprio grande. Non voleva entrare” hanno interpretato. È in alto. Proprio come su un palco.

Qualcuno è arrivato da Bologna. Al campo santo ci sono gli amici di infanzia. La suora che lo portava a casa. Un universo all’insegna del “Ti ricordi?” Dium li ha riuniti facendosi abbracciare un ultima volta.

“Si è detto qualcosa che non è vero ma quello che conta - dice la mamma - sono le persone che sono qui. È questo quello che conta. Davvero”.

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