VENEZIA. «Tra AstraZeneca, Moderna, Pfizer e Johnson&Johnson in arrivo vediamo uno scenario che con un pò di fortuna ci permette di dire che alla volta di febbraio, marzo dovremo vedere un pò più di accelerazione con le vaccinazioni.
Ho sempre il sogno di vedere aperti i palazzetti per la vaccinazione perchè senza pigiare troppo sull’acceleratore noi 10 mila vaccini al giorno li facciamo senza problemi, ma il Veneto può fare anche molto di più».
Così il presidente del Veneto Luca Zaia parlando nel corso del consueto punto stampa alla sede della Protezione civile di Marghera (Venezia). ù
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«L'esperienza israeliana ci dimostra che aver vaccinato gli over 70 ha fatto crollare i ricoveri e i decessi. Dalle ultime notizie sembra che Pfizer torni a regime con le forniture, purtroppo AstraZeneca ha annunciato la riduzione delle dosi per l'Italia da 8 milioni a 3milioni e 400. A breve arriverà anche il vaccino di Johnson & Johnson, che ha il vantaggio di prevedere una sola dose.
Alla luce di queste premesse, lo scenario che vediamo ci permette di dire che a febbraio-marzo potremmo vedere un maggior movimento nelle vaccinazioni, il sogno è di vedere aperti i palazzetti per fare vaccinazioni. Il Veneto cuole i vaccini, punto.
Abbiamo 530mila anziani over 75 da vaccinare in Veneto, non sono tantissimi, e vanno messi in sicurezza». «Sui vaccini è giusto che ci sia una regia nazionale».
Zaia continua a premere affinchè parte della produzione dei vaccini anti-Covid «Ci sono stati contatti con il dottor Spagna di Veneto Sviluppo ma ancora non si sono concretizzati. Noi restiamo aperti e disponibili totalmente per produrre in Veneto».
«Noi siamo in grado di dare un certificato ai vaccinati, pensiamo di farlo su richiesta del singolo, ma avevamo pensato di fare proprio un passaporto e l’idea è in valutazione»