Alla faccia del distanziamento: maxi-assembramento di insegnanti a Mestre
Mai meno di 400 persone stipate insieme davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. Le foto sui social innescano la polemica: "Vergogna"
Laura Berlinghieri
MESTRE. Altro che distanziamento sociale. Le convocazioni dei professori di seconda fascia sono un caos. Circa 200 aspiranti supplenti di lettere delle medie e delle superiori e un centinaio di scienze degli alimenti convocati davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale. In realtà, con una scrematura fornita da un “errata corrige” pubblicato solo lunedì sul sito dell’ufficio provinciale, a convocazioni già inviate. Intanto la chiamata era stata diramata agli aspiranti supplenti iscritti a ben 17 graduatorie (5 al mattino e 12 il pomeriggio), più altre 900 persone al mattino e altre 500 il pomeriggio.
Maxi-assembramento di insegnanti a Mestre: e scoppia il caos
Alla fine è stato difficile trovare un momento in cui, davanti all’edificio di via Muratori, vi fossero meno di 400 persone. Una a fianco all’altra, per non farsi sfuggire, nella confusione, il proprio nome, pronunciato rigorosamente senza microfono. A una manciata di passi dall'istituto Gritti. E intanto le fotografie dell'assembramento iniziavano a circolare su Facebook, tra le chat di WhatsApp. Quasi sempre accompagnate da una sola parola: «Vergogna».
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