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Piano anti terrorismo in arrivo 105 agenti

Il ministro Alfano annuncia un progetto realizzato su misura per Venezia Tre obiettivi: controllo del territorio, lotta all’abusivismo e stop al degrado

di Carlo Mion
2 minuti di lettura

VENEZIA. Un piano sicurezza “sartoriale” realizzato su misura per Venezia. A definire così le misure prese per proteggere Venezia dal terrorismo, dalla criminalità, dall’abusivismo e dal degrado, è stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano ieri in Prefettura a Venezia. Un piano che prevede l’arrivo a Venezia di 105 uomini delle forze dell’ordine e dell’esercito. Rinforzi che non saranno impiegati solo in centro storico ma anche a Mestre e nelle periferie. Il pacchetto sicurezza, confezionato per Venezia dai vertici del ministero e delle forze dell’ordine prevede un primo step di controllo per valutare i risultati, a marzo. Previste dal pacchetto anche operazioni mirate di “alto impatto” da compiere in caso di particolari emergenze.

«Il “Progetto Venezia Sicura” si articola in tre capitoli. Il primo riguarda il controllo del territorio, il secondo il contrasto all'abusivismo commerciale e contraffazione e il terzo, la sicurezza urbana e le attività anti- degrado ha spiegato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano -. Saranno 105 gli uomini in più a presidio di Venezia degli obiettivi sensibili, artistici e religiosi. In alcuni casi sono militari dell'esercito: 30 in più operanti nel “Progetto Strade Sicure”. Ciascun corpo di polizia metterà, quindi, a disposizione sette equipaggi. Si tratta di polizia, carabinieri e guardia di finanza, più dieci agenti della polfer a controllo delle stazioni ferroviarie. Ci saranno anche militari a presidio delle frontiere».

Oltre al Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia e al sindaco Luigi Brugnaro alla presentazione del “Progetto Venezia Sicura” c’erano il Capo della Polizia Alessandro Pansa, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, il comandante Interregionale della Guardia di Finanza Giuseppe Manno. Presente anche il Prefetto Luciana Lamorgese, Capo di Gabinetto del Ministro Angelino Alfano.

Il Ministro Alfano ha sottolineato che a Venezia si è fatto già tanto, ma l’intenzione del ministero dell’Interno e dell’amministrazione locale è di fare ancora di più. Sul fronte del terrorismo ha spiegato che i luoghi artistici e di culto di maggiore valenza saranno protetti da unità di primo intervento addestrate in maniera specifica per far fronte a queste emergenze e che hanno in dotazione armi particolari. Queste unità hanno una particolare formazione anche in considerazione che devono operare in un luogo particolare come il centro storico di Venezia. Sul fronte del contrasto della criminalità difusa l’impegno iniziale sarà soprattutto nel maggior controllo del territorio. La prevenzione sarà affidata soprattutto a Squadra Mobile e Digos.

La lotta all’abusivismo sarà fatta con nuovi piani d’intervento che vedono pattuglie miste tra polizia locale e forze dell’ordine con un maggiore impiego della Divisione Immigrazione della Questura. Lo scopo è di utilizzare gli strumenti dei permessi di soggiorno e rendere più efficaci le espulsioni perché fatte in tempi celeri e in accordo con i centri di identificazione. Alfano ha spiegato che la gran parte degli abusivi sono stranieri. Protagonista su questo fronte la Guardia di Finanza che ha sviluppato tecniche investigative molto efficaci per ricostruire la filiera della contraffazione. Per questo il comandante Interregionale delle Fiamme Gialle ha ricevuto i complimenti del ministro.

Infine il contrasto al degrado e per una maggiore sicurezza urbana. In primis saranno individuate le aree di degrado e di marginalità della città. Su questo Alfano ha detto: «Aree che il sindaco ha ben chiaro quali siano e che mi ha già rappresentato». In base ai dati raccolti ci saranno le risposte dopo la valutazione, da parte del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Oggi in Prefettura durante la già prevista riunione del Cospa, sarà tradotto in fase operativa quanto stabilito ieri dai vertici del Viminale e delle forze di polizia.

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