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Jesolo, acquista una borsa falsa multata una turista svizzera

Una turista di 48 anni, residente a Ebikon in Svizzera, è stata sorpresa e multata dagli agenti in borghese mentre stava acquistando da un africano una borsa contraffatta. L'immigrato è fuggito, abbandonando la merce. In totale, sei agenti sono rimasti feriti nei servizi anti-abusivismo voluti dal Comune

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La spiaggia di Jesolo 
VENEZIA. Una turista svizzera è stata multata a Jesolo per aver acquistato una borsa con il marchio contraffatto. Nei servizi contro il commercio ambulante abusivo, inoltre, sei agenti della polizia locale sono rimasti feriti in seguito alle aggressioni degli immigrati.

La turista, 48 anni, residente a Ebikon, in Svizzera, è stata sorpresa dagli agenti in borghese mentre stava acquistando da un africano una borsa riportante il marchio di una nota griffe, contraffatto. L'immigrato è fuggito abbandonando la merce. La turista si è difesa dichiarando che non era a conoscenza del divieto. E' la settima multa comminata a Jesolo per acquisto di merce contraffatta dall'inizio dell'estate.

Nei servizi contro il commercio abusivo sei agenti della polizia locale, su otto intervenuti, hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per le ferite riportate negli scontri con due extracomunitari, uno dei quali è stato arrestato e l'altro invece denunciato.

Per Francesca Zaccariotto, presidente della provincia di Venezia, "il ferimento di sei agenti della Polizia locale di Jesolo durante un'azione di repressione del commercio abusivo, ai quali va il mio encomio e i miei migliori auguri di pronta guarigione, conferma che il commercio abusivo è un vero e proprio allarme sociale, oltre che danno economico alle imprese".

"La serie di ferimenti e risse - aggiunge - connessi al commercio abusivo, che si aggiungono a fenomeni di contraffazione dei marchi e allo stesso sfruttamento di persone disperate, non possono farci abbassare la guardia di fronte al fenomeno dell'abusivismo, quasi considerandolo un fatto scontato e inevitabile. E non dimentichiamoci che già c'è stato un morto di abusivismo, il venditore bengalese ucciso da un malore lo scorso giugno proprio sulla spiaggia di Jesolo. Dobbiamo dire basta, tutti insieme istituzioni, commercianti e cittadini, al lavoro illegale sul nostro litorale e nelle nostre città d'arte"
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