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Orsoni, accordo fatto Alleanza «allargata» da Rifondazione all’Udc

Prende forma il «laboratorio» del centrosinistra. Venerdì la presentazione del programma definitivo. «Ampia convergenza sulle cose concrete che servono alla città»

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Giorgio Orsoni 
VENEZIA. Accordo fatto e programma ormai definito. Da Rifondazione all’Udc, salvo sorprese dell’ultimo minuto, il centrosinistra «allargato» sosterrà Giorgio Orsoni nella sua corsa a sindaco. La presentazione ufficiale e il via alla campagna elettorale venerdì mattina. Il diesel di Giorgio Orsoni si è dunque messo in moto.

E la macchina del centrosinistra, senza le divisioni viste altrove, è pronta a rispondere all’attacco del centrodestra. «Noi inseguire Brunetta? E’ lui che ci deve inseguire, anche se dobbiamo ancora partire», scherza Orsoni. I due rivali si sono incontrati per caso ieri sera all’aeroporto di Tessera, entrambi diretti a Roma. Il ministro per rientrare nella capitale dopo la tre giorni veneziana. Orsoni per presenziare a una causa in Consiglio di Stato («Ma adesso smetto», dice, lascerò lo studio ai miei collaboratori»). Scena seguita con divertimento dagli altri passeggeri. «Che ne penso di Brunetta?», dice Orsoni al telefono con il cronista, «bene, bravo, che li porti questi 25 miliardi di euro che ha promesso, sarebbe ora. Ma eccolo, è qui davanti a me....ciao Renato come stai?» Siparietto che prelude alla campagna vera. Si comincia sabato prossimo, in coincidenza con l’apertura del Carnevale.

Intanto Orsoni sembra riuscito nella quadratura del cerchio. Gli piace chiamarlo «laboratorio», perché per la prima volta senza scossoni e polemiche il centrosinistra sembra avviato in laguna a sperimentare l’alleanza «larga», fallita in quasi tutto il resto d’Italia a cominciare dalla Puglia e dallo stesso Veneto: sinistra e Udc insieme. Un laboratorio che a Venezia ha una lunga tradizione, coninciato negli anni Settanta e primi Ottanta con le giunte rossoverdi (Pci e Psi alleati mentre a Roma litigavano), poi nel 1988 con i rossoverdi (repubblicani, di Visentini, Verdi, Pci e Psi insieme con Antonio Casellati. Infine con il Ponte di Cacciari nel 1992. E adesso con il centrosinistra «allargato». Niente notizie ufficiali, ma Orsoni ha in tasca la firma di tutti gli alleati. «Il programma è quello che avevo anticipato qualche settimana fa», dice, «con nuovi contributi. Ho trovato larghe convergenze sulla base e le idee già esposte»». Restano i punti «spinosi», Quadrante di Tessera, sublagunare, Marghera. E in mezzo ci sono state le primarie. 13 mila persone che hanno votato i tre candidati del centrosinistra (oltre a Orsoni, Gianfranco Bettin e Laura Fincato). Adesso la competizione può cominciare. Restano in ballo le civiche. La «Grande città», gruppo di professionisti mestrini ha avuto un contatto con Orsoni. Ma ha posto condizioni e richieste di posti che a quanto pare non erano accettabili.
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