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Pic nic a San Marco, tornano le multe

Nel mese di agosto sono stati intensificati i controlli

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Un centinaio di controlli a settimana per il decoro nell’area marciana e una quindicina di multe per le relative violazioni. Che poi sono sempre le stesse: pic nic all’ombra delle Procuratie vecchie e nuove, riposino non autorizzato sui gradini del Correr, qualche imbrattamento e la mano tesa a chiedere la carità.

Con l’arrivo in Piazza di migliaia e migliaia di turisti la polizia municipale ha intensificato i suoi controlli che, come spiega l’assessore al Decoro Augusto Salvadori, sono sull’ordine di un centinaio al settimana. Le violazioni mediamente accertate sono una quindicina, di cui la maggior parte per sosta non autorizzata con colazione al sacco al seguito e mendicità.

Nel pic nic sotto le arcate delle Procuratie o in Piazzetta dei Leoncini e direttamente sui masegni, i turisti - soprattutto quelli stranieri - danno il meglio di sè. I casi più semplici sono quelli dei panini accompagnati da una lattina di Coca-Cola. Ma c’è anche chi prova ad apparecchiare la tavola o accede fornelli per cucinarsi direttamente la frittata.

Nei guai sono finiti anche alcuni ragazzi che avevano imbrattato una colonna. Poca cosa. La scritta con il proprio nome e la data ma la «bravata» costerà loro comunque 50 euro.

Intensa anche l’attività di controllo per il moto ondoso, soprattutto durante i fine settimana quando la laguna diventa un’autostrada. Migliaia di accertamenti ogni settimana con un centinaio di violazioni accertate, di cui il 5 per cento si è risolto in una denuncia per pericolo alla navigazione).

«Con il moto ondoso va meglio anche per l’ausilio della Capitaneria di Porto nel Canale della Giudecca - spiega ancora Salvadori - Per quanto riguarda invece il decoro sono stati messi nuovi manifesti in giro per la città e, personalmente, mi sembra che la Piazza sia complessivamente un po’ più pulita».

Ma naturalmente la prevenzione fa quello può ed è impossibile evitare episodi come quello accaduto un paio di settimane fa sul ponte di Rialto da dove un ragazzo straniero si è tuffato schivando per pochi metri l’arrivo di un vaporetto. Bloccato poi dalla polizia sembra che abbia detto che aveva molto caldo.
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