
La rivista Tatlet dedica alla duchessa di Cambridge la copertina del suo numero di luglio/agosto, e con essa un servizio in cui parla della relazione con sua cognata, Meghan Markle, con l'intenzione di far luce sulla cosiddetta "faida reale". Il contenuto del testo non è stato gradito a Corte, dove Kate si sarebbe infuriata al punto di decidere di voler ristabilire la realtà dei fatti con un comunicato ufficiale: "Questa storia contiene una serie di inesattezze e false dichiarazioni che non sono state sottoposte a Kensington Palace per una verifica prima della pubblicazione". Quali, dunque?
Kate, Meghan e il Tightsgate
Il Tatler racconta per bocca di una fonte anonima che Kate sarebbe "esausta e intrappolata nei doveri" per via del carico di lavoro caduto sulle sue spalle dopo l'addio di Harry e Meghan ai doveri reali. L'articolo è firmato da Anna Pasternak, già autrice del libro "Princess in Love" del 1994 dedicato alla relazione della principessa Diana con James Hewitt, quindi una biografa non esattamente gradita a Corte.Inoltre, nello stesso testo viene descritta nel dettaglio l'inizio di ogni antipatia tra le due duchesse: sembra che Kate e Meghan avessero discusso animatamente prima del royal wedding per un fatto apparentemente banale; le damigelle d'onore, inclusa la principessa Charlotte, avrebbero dovuto indossare i collant?
Kate ne faceva una questione di protocollo e di rispetto nei confronti della regina, benché non fossero certo necessarie a sua figlia che al tempo aveva solo 3 anni (2018), ma la sposa riteneva fosse del tutto fuori luogo e si è rifiutata di adottare l'outfit suggerito da cognata ed etichetta, nonché adottato al royal wedding di Kate celebrato il 29 aprile 2011. Successivamente, le bambine avrebbero indossato collant anche a un altro matrimonio reale, quello della principessa Eugenia di York celebrato nell'ottobre 2018.
Tempo addietro, altre fonti avevano riferito di aver visto Kate lasciare la stanza in cui avvenivano le prove degli abiti destinati alle nozze di Meghan Markle in lacrime, forse proprio a seguito di questa discussione. Il caso è stato già ribattezzato dai tabloid britannici Tightsgate dal termine inglese tights, collant.
Il Tatler difende le sue fonti
"Kensington Palace sapeva che stavamo gestendo la cover di "Catherine the Great" mesi fa, avevamo chiesto loro di lavorarci insieme ", ha fatto sapere il portavoce della rivista. "Il fatto che ora neghino di aver mai saputo è categoricamente falso". Tra le affermazioni non confermate ci sarebbe anche quella di un "amico anonimo di Catherine" che conferma la nascita dell'attrito tra lei e Meghan sin dall'inizio della relazione dell'ex attrice con il principe Harry, ferito e arrabbiato per la mancata amicizia tra le due royal ladies.Quella mancata amicizia tra Kate e Meghan
Gli amici di famiglia dei Middleton hanno sempre negato la storia delle lacrime di Kate durante i preparativi del royal wedding di Harry e Meghan, ma la storia è stata confermata da più fonti perfino giustificando la suscettibilità di Kate con il fatto che fosse sfiancata dalla gravidanza del suo terzogenito Louis. Tutte le persone a lei vicine hanno riconosciuto che il rapporto tra lei e Meghan non è mai stato facile, negando tuttavia l'affermazione di Tatler secondo cui la duchessa di Cambridge avrebbe "cercato l'occasione di mettere Meghan al suo posto, rimproverandola per aver parlato imperiosamente allo staff di Kensington Palace".Di certo l'arrivo di Meghan ha messo in discussione gli equilibri della famiglia e le dinamiche dell'allora stretta relazione esistente tra William, Harry e Kate; per breve tempo di è creduto potessero fare gioco di squadra, i "Fab Four", ma dopo solo pochi mesi le due coppie hanno separato le loro agende e perfino i loro uffici, con Meghan ed Harry decisi a mettersi in proprio con un loro staff, una loro base operativa, un loro sito e un loro account Instagram, SussexRoyal. Un assetto destinato a cambiare ancora quando la coppia ha deciso di abbandonare del tutto il proprio ruolo di senior royals ed emigrare nel Nuovo Mondo in cerca di una vita "normale".