
La mostra si prefigurava un successo visto che aveva già venduto in prevendita 70mila biglietti. Peccato che, tre giorni dopo l'apertura ovvero il 5 marzo, è stata costretta a chiudere per via del lockdown imposto dalla pandemia in corso. Un problema non da poco, non solo economico ma anche pratico perché i prestiti dei capolavori provenienti da musei e collezioni in tutto il mondo sarebbero scaduti il 2 giugno, quindi la mostra di fatto sarebbe stata cancellata.
E qui veniamo alla regina: gli italiani sono pieni di elogi per Sua Maestà perché ha accettato di estendere il prestito di 17 schizzi di Raffaello. Si tratta di 17 schizzi del maestro provenienti dal Collection Trust.
Grazie a lei e ad altri finanziatori, la mostra potrà contare su una nuova programmazione: i prestiti sono estesi fino al 30 agosto.
"Siamo enormemente grati alla Regina per questo straordinario gesto. Il prestito della Royal Collection include uno schizzo della Vergine Maria che dimostra la straordinaria padronanza del disegno di Raffaello", ha dichiarato al Times Mario De Simoni, direttore delle Scuderie del Quirinale.
Le opere e la mostra
Il prolungamento del prestito non è scontato. Come spiega De Simoni, i proprietari avevano il diritto di richiedere indietro le opere perché "Gli schizzi sono per lo più tenuti al buio e possono essere esposti solo per 12-14 settimane alla volta". Quando la mostra è stata chiusa, hanno avuto cura di tenerli al buio e coperti con panni neri.La mostra potrebbe riaprire il 2 giugno e restare aperta fino al 30 agosto, a tutto beneficio di un'economia e di una città, Roma, che deve iniziare a rimettersi in moto. Per rispetto delle regole di distanziamento sociale la capacità sarà ridotta da 400 a 75 persone, il che potrebbe procurare una sostanziosa riduzione del fatturato, ma l'orario verrà esteso fio alle 22. O perfino più, come annuncia De Simoni: "Se dovremo, rimarremo aperti fino alle 3 del mattino".