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Daniel Del Core, chi è l'astro nascente della moda italiana amato dalle star

A soli due anni dalla sfilata di debutto durante la settimana della moda milanese, Del Core è una delle maison emergenti più in voga del momento. Tanto da aver catturato l'attenzione di diverse star di Hollywood come Amal Clooney, Jennifer Lawrence e Rita Ora. Nel pieno della stagione dei grandi red carpet (Golden Globe, SAGA, BAFTA, Oscar) e a poche settimane dalla fashion week femminile milanese dove presenterà la collezione autunno/inverno 2023/2024 abbiamo incontrato il direttore creativo e fondatore Daniel Del Core per raccontarvi il suo lavoro

2 minuti di lettura

C'è un nome che negli ultimi due anni è riuscito a suscitare l'interesse al contempo degli addetti ai lavori della moda e del jet set hollywoodiano. È quello di Daniel Del Core, designer italo-tedesco classe 1989, fondatore e direttore creativo della maison che porta il suo nome. Fin dal suo esordio nella fashion week milanese, nel febbraio del 2021, si è fatto notare con la sua Collection Zero: la sfilata fu uno dei pochissimi eventi dal vivo in calendario quell'anno, in una tornata di sfilate ancora fortemente condizionata dalla pandemia di Covid-19 che aveva improvvisamente traghettato gli show di moda nel mondo digitale, abbandonando per un paio di stagioni gli eventi in presenza. "Il debutto è stato un momento veramente speciale, non solo per me, ma anche per il mio team e credo per tutte le persone presenti. Soprattutto dopo la sfilata, nel backstage ci sono stati grandi festeggiamenti, tante lacrime, abbracci... è stata una cosa molto, molto vera".

I red carpet e il lavoro con le star

Amal e George Clooney al Gala dell'Academy Museum of Motion Pictures nell'ottobre 2022
Amal e George Clooney al Gala dell'Academy Museum of Motion Pictures nell'ottobre 2022 
Due anni dopo, la curiosità intorno al lavoro di Del Core è ancora molto alta. Merito da una parte di collezioni prêt-à-porter ben studiate (seppure con divagazioni demi-couture), dall'altra delle numerose incursioni collezionate sui red carpet hollywoodiani con i suoi abiti. La lista delle star che scelgono di affidarsi ai suoi capi per presentarsi davanti ai fotografi continua ad arricchirsi: Amal Clooney, Jennifer Lawrence, Tessa Thompson, Rita Ora, Björk...

Per una casa di moda nata da così poco tempo non sono dettagli trascurabili, ma il curriculum di Daniel Del Core aiuta a capire come mai tante celebrità (e le loro stylist) abbiano messo il suo nome sui propri radar. Prima di dar vita al suo brand personale, il designer era infatti responsabile dell'Atelier VIP&Celebrities di Gucci, lavorando al fianco di Alessandro Michele proprio nella costruzione dei capi realizzati per i personaggi con grande visibilità. "So quanto è difficile per una persona esporsi così tanto, quindi le cose devono essere assolutamente perfette", racconta.

Haute Couture e Prêt-à-porter: la costruzione delle collezioni

La realtà Haute Couture sembra essere dunque il suo campo da gioco naturale ed è da lì infatti che parte il suo processo creativo caratterizzato, come spiega lui, da un background fortemente italiano (oltre a Gucci nel suo passato lavorativo si incontrano i nomi di Dolce&Gabbana e Versace): "Il Prêt-à-porter e la Haute Couture sono due cose molto diverse, è quasi come parlare di due mondi distinti, proprio a livello di progettazione. L'alta moda richiede veramente tanto tempo: magari torno da un viaggio con un fungo e penso a come posso tradurlo in un abito; da lì inizio con le ricerche e con il disegno, poi c'è un passaggio in atelier, che è il cuore dell'azienda, dove vengono fatte prove e studi su come possiamo realizzarlo, anche perché alcuni capi hanno delle costruzioni davvero complesse. Parallelamente c'è tutto un altro ramo di studio sui materiali, sui ricami, sui tessuti. Alla fine, con il materiale e con la progettazione della forma nasce il capo. Nel Prêt-à-porter è un pochino più immediato: quello che facciamo noi è partire dall'alta moda, che richiede più tempo, e poi da lì prendere delle informazioni e trasmetterle nel Prêt-à-porter".

Mutant Glamour

Quello che lega entrambi i lavori è un'estetica che reinterpreta forme, colori, architetture che vengono dall'osservazione dell'ambiente naturale al quale Daniel Del Core guarda come fonte d'ispirazione pressoché infinita: "Quando avevo fatto le prime ricerche per la mia collezione di debutto era andato in una direzione un po' diversa. Poi ho pensato: 'Ma in realtà a me che cosa piace?'. E la risposta era: stare in mezzo alla natura. Quindi mi sono chiesto come riuscire a fare qualcosa che fosse contemporaneo, ma allo stesso tempo che avesse delle forme e delle ispirazioni che vengono da lì". La sintesi è stata trovata in due parole che definiscono lo stile Del Core: Mutant Glamour. "Descrive molto bene quello che sto cercando di fare: qualcosa che muta, che è in cambiamento, in evoluzione e non è mai statico. Questa è una cosa che mi attira molto: è come andare nello stesso posto in natura e trovare due ambienti completamente diversi, semplicemente perché ci sei andato in momenti diversi".