
Giorgio Armani, l'evoluzione della moda non tradisce l'identità
Sfila nel teatrino di via Borgonuovo - chiusa al traffico per la parata di star ospiti della maison, da Mads Mikkelsen a Giuseppe Tornatore fino al 'duca' Regé-Jean Page e al 'visconte' Jonathan Bailey - la collezione per la prossima estate di Giorgio Armani, che si accende di colori speciali, dalla sinfonia dei blu ai bagliori dorati delle sabbie che fanno da cornice alla sfilata, dal viola al verde, e a nuovi abbinamenti che suggeriscono modi inediti di portare anche il classico blazer. Ci sono le camicie portate fuori, con nonchalance estiva, ma con la giacca e la cravatta, le bluse a piccoli motivi grafici che si accoppiano alle giacche con i profili negli stessi toni, i cappellini senza visiera, le scarpe tipo espadrillas per "recuperare un modo di muoversi con aria disinvolta e rilassata". Tutto "è nuovo ed è diverso", ma soprattutto - sottolinea Armani - "è accettabile, una cosa che credo tutti vogliamo in questo momento: qualcosa di credibile e rassicurante"