Il 21 maggio del 1932 Amelia Earhart decollava dall'isola di Terranova, in Canada, a bordo di un monomotore Lockheed Vega per atterrare a Londonderry, in Irlanda del Nord, 14 ore e 56 minuti più tardi. L'aviatrice fu la prima donna ad attraversare in volo solitario l'Oceano Atlantico e la sua impresa venne celebrata tanto dai giornali e dalle radio dell'epoca, quanto dalla folla che la accolse al suo arrivo in Europa. Il suo coraggio, unito a un sorriso sincero e alla caparbietà con cui non smise mai di sfidarsi, la resero un personaggio molto popolare. Soprattutto dopo che, qualche anno più tardi, conquistò metaforicamente anche l'Oceano Pacifico attraversandolo alla guida di un aeroplano tra Honolulu e Oakland. Amelia fu a suo modo una pioniera, sia per il tipo di avventure in cui si lanciò, sia perché si impose in un campo che all'epoca era a netta predominanza maschile. Forse è anche per questo che la sua figura ha ispirato in diverse occasioni il cinema (è stata interpretata da Hilary Swank nel film del 2009 "Amelia"), la musica (Joni Mitchel tra la altre le ha dedicato un brano, ma anche Antonella Ruggiero) e la televisione (sul piccolo schermo ha vestito i suoi panni anche Diane Keaton nel film per la TV "Amelia Earhart: the final flight"). Purtroppo le fu fatale l'ultima grande avventura progettata: il giro del mondo da Ovest a Est. Partita il 1 giugno del 1937 da Miami insieme al navigatore Fred Noonan, non concluse mai l’impresa: l’aereo su cui viaggiavano finì infatti disperso al largo di Papua Nuova Guinea e non venne mai recuperato.
Amelia Earhart, aviatrice da record: 90 anni fa la trasvolata dell'Oceano Atlantico
a cura di Federico Biserni
Il 21 maggio ricorrono i 90 anni dalla trasvolata dell'Oceano Atlantico in solitaria compiuta da Amelia Earhart. Fu la prima donna nella storia a riuscirci e non fu la sua unica impresa. Scomparsa cercando di compiere il giro del mondo, il suo personaggio ha ispirato cinema, musica e televisione