
Personalità di spicco come Steve Jobs, Oprah Winfrey, Warren Buffett e Jeff Bezos sono o sono stati tra i sostenitori del fatto che la passione per il proprio lavoro sia il segreto del successo. Ma, di certo, queste non sono le considerazioni che passano per la mente di chi è sempre in attesa di un ritardatario cronico. “Il tempo viene percepito in maniera soggettiva. C’è chi dà molto valore al tempo perché è improntato alla puntualità e c’è chi dà importanza alle emozioni e a quello che sta vivendo - spiega la life coach Barbara Grassi - In linea di massima c’è una differenza di visione tra occidente e oriente. In occidente il tempo è percepito in maniera lineare, in progressione continua, ci si concentra sul fare a scapito del sentire, della qualità della vita, delle persone stesse. Dietro c’è un bisogno quasi ossessivo di organizzare, di controllare il futuro e il tempo stesso. In oriente il concetto del tempo è circolare, perché è scandito dagli eventi che si susseguono ciclicamente e si dà enfasi al lungo periodo e all’armonia del momento stesso. Il vantaggio è che ogni momento diventa unico e irripetibile, da godere pienamente, dando valore alla propria natura e all’individuo stesso”.
I ritardatari non sono tutti uguali
Con la life coach abbiamo analizzato i diversi tipi di ritardatari, dando qualche suggerimento a loro e a chi li attende:1) Svogliato: In questi casi si è costantemente in ritardo perché manca la motivazione, la forza di volontà.
Il consiglio per chi ha a che fare con persone svogliate è ricordare loro l’importanza degli appuntamenti che hanno preso, motivarli e dare loro un obiettivo.
2) Indeciso. Spesso non sa cosa mettere o non sa quale strada percorrere.
Il suggerimento per questo tipo di ritardatario è programmarsi prima. Fare le prove dell’abito prima o scegliere prima il percorso aiuterà ad arrivare in orario.
3) Stressato. Si tratta di persone con una bassa capacità di reagire allo stress. In genere sono quelle che non portano l’orologio. Attuano uno schema di difesa o fuga davanti alle responsabilità. Se devono affrontare un appuntamento che mette ansia, o che le mette alla prova, cercano di dimenticarsene o lo rimandano il più possibile.
Il consiglio è imparare tecniche di rilassamento, risvegliare il loro potere personale e diminuire gli appuntamenti per imparare a gestirli. Invece di mettere dieci appuntamenti a settimana possono programmarne cinque, lavorando intanto su se stesse per superare e affrontare l’ansia.
4) Positivo/Emotivo. Sono quelle persone che non considerano gli imprevisti, pensando che a loro andrà sempre tutto bene, come nelle favole.
Il consiglio è imparare a considerare degli imprevisti, pianificare piani b, e riprendere contatto con la realtà rimanendo comunque positivi.
5) Ribelle. Sono ritardatari che associano la puntualità alla sottomissione: rispondono a una ferita affermando la loro indipendenza facendosi attendere. In genere questo atteggiamento inconscio parte da eventi familiari accaduti con figure autoritarie.
Il consiglio è non discutere mai con loro, ma fargli vivere l’effetto del loro comportamento, annullando l’appuntamento quando arrivano in ritardo.