In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Scoperto in Australia un enorme marsupiale con piedi umani estinto da milioni di anni

Crediti foto: Van Zoelen et al. 2023 // Flinders University
Crediti foto: Van Zoelen et al. 2023 // Flinders University 
Segui La Zampa su Facebook (clicca qui)Instagram (clicca qui) e Twitter (clicca qui)
Non perderti le migliori notizie e storie di LaZampa, iscriviti alla newsletter settimanale e gratuita (clicca qui)
1 minuti di lettura

Diverso da qualsiasi essere vivente mai esistito. Gli scienziati hanno scoperto i resti di un antico ed enorme marsupiale che un tempo percorreva vaste distanze attraverso l'Australia. È vissuto durante l'epoca del Pliocene, da 5,3 milioni a 2,6 milioni di anni fa, e non assomigliava assolutamente a un canguro, forse più a un orso o a un rinoceronte. 

 

La specie estinta, da poco classificata dai ricercatori della Flinders University, è strettamente imparentata con i più grandi marsupiali che abbiano mai vagato sulla Terra. È stata battezzata Ambulator keanei e i suoi resti aiuteranno ora a far luce sui misteri che circondano altri marsupiali estinti ancora più giganteschi.

Crediti foto: Van Zoelen et al. 2023 // Flinders University
Crediti foto: Van Zoelen et al. 2023 // Flinders University 

Keanei appartiene alla famiglia Diprotodontidae, che un tempo comprendeva marsupiali giganti vagamente imparentati con i vombati. La specie più grande di questo gruppo, Diprotodon optatum, è cresciuta fino alle dimensioni di una grande macchina e pesava 2,7 tonnellate. Lui invece si è fermato a un quarto di tonnellata, circa 250 chili, per un metro di altezza alla spalla. 

Il suo scheletro parziale è stato identificato nel 2017 in una parete rocciosa in erosione del Kalamurina Wildlife Sanctuary. Le ossa risalgono ad almeno circa 3,5 milioni di anni fa e ci sono voluti anni per studiarlo. La scoperta, infatti, è stata appena pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science, corredata da scansioni computerizzate in 3D delle ossa grazie a cui è stato possibile ricostruire virtualmente il corpo della creatura misteriosa. 

"Il modello suggerisce che il marsupiale potrebbe aver camminato in modo diverso rispetto agli animali di dimensioni simili che conosciamo oggi, il che potrebbe averlo aiutato a sopravvivere in un ecosistema in rapido cambiamento - spiega il ricercatore australiano Jacob van Zoelen -. La maggior parte dei grandi erbivori di oggi, come elefanti e rinoceronti, sono digitigradi, il che significa che camminano sulla punta dei piedi con il tallone che non tocca il suolo". Lui invece era un quattro zampe "plantigrado, il che significa che il suo calcagno toccava il suolo quando camminava, in modo simile a quello che fanno gli esseri umani". In questo modo, "risparmiava energia distribuendo uniformemente il suo peso quando camminava, ma la sua andatura gli ha reso la corsa più difficile", ha aggiunto.


Il segreto della deambulazione efficiente di keanei era in "un'articolazione nei polsi dell'avambraccio che permettevano alle dita di non entrare in contatto con il suolo mentre camminava". Ma c'è ancora tanto da capire, anche perchè non esiste alcun altro paragone da studiare. "Non c'è niente come loro oggi", ha concluso van Zoelen. Ma "scoperte come questa aiuteranno a migliorare la nostra comprensione di queste creature estinte".