In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Il primo intervento chirurgico corneale al mondo da remoto a Bari: è un successo

L’operazione è stata possibile grazie alla tecnologia 5G

Aggiornato alle 2 minuti di lettura

Creato da

Si è concluso positivamente al Policlinico di Bari il primo intervento di chirurgia corneale gestita da remoto in connessione 5G su paziente. L'uomo, 53 anni, era affetto da distrofia epiteliale di Cogan, una patologia caratterizzata dalla presenza di lesioni microcistiche sulla cornea che genera un appannamento della vista, dolore ed eccessiva lacrimazione. Il tradizionale trattamento con laser necessario per rimuovere le irregolarità di forma della cornea è stato eseguito per la prima volta a livello internazionale da remoto. Il dottor Gianni Alessio ha controllato e guidato dalla sede della direzione della clinica oculistica il laser “iRes-2KHz” che ha operato in tempo reale, con visualizzazione 3D, tramite la iVis Remote Control Station. Il paziente, che nei giorni precedenti si è sottoposto a controlli ed esami che hanno rilevato esattamente il grado delle lesioni, per personalizzare il trattamento, era sdraiato in sala operatoria assistito da una equipe chirurgica di controllo.

Tim, riferisce l'operatore tlc in una nota, ha fornito al Policlinico di Bari l'infrastruttura necessaria a garantire la connessione 5G con latenza di trasmissione dati inferiore a 50 millisecondi tra la iVis Remote Control Station ed il laser iRes-2KHz. Ciò ha reso possibile il collegamento a Internet via radio grazie all'utilizzo di appositi Router 5G. L'intervento è stato possibile grazie al progetto Horus di iVis Technologies, con cui l'azienda pugliese ha sviluppato la piattaforma 4d Suite, che gestisce, con controllo remoto, l'intero ciclo di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali.

Il trattamento dei dati sanitari del paziente e la registrazione inalterabile dell'intervento ai fini medico legali sono stati gestiti con tecnologia blockchain grazie a un sistema messo a punto dal prof. Michele Ruta del dipartimento di ingegneria elettrica e dell'informazione del Politecnico di Bari.

L’operazione
«L'intervento personalizzato con tecnica di Ray Tracing che ho pianificato tramite l'applicazione Cipta-Web ha consentito il trattamento della distrofia epiteliale diagnosticata al paziente – spiega Alessio, direttore del dipartimento di oculistica del Policlinico di Bari –. Effettuare l'intervento con un controllo a distanza, tramite processi totalmente automatizzati, apre al chirurgo oculista nuove frontiere consentendogli di operare complesse patologie corneali da remoto, in totale sicurezza, ovunque sia localizzata la sala operatoria» nella conferenza stampa che si è svolta al termine dell'intervento.

«Stiamo traghettando il Policlinico di Bari in un mondo differente – sottolinea il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore –. Grazie alla sinergia tra iVis Technologies, Tim e Politecnico abbiamo messo in campo un sistema completo di automazione dei processi e controllo da remoto in tempo reale di un intervento chirurgico, superando quello che è ancora un limite dell'applicazione della telechirurgia. Abbiamo fatto toccare con mano il massimo che la tecnologia disponibile possa offrire. Infatti solo pochi sistemi sono in grado di garantire omogeneità di performance e minimizzare il rischio intraoperatorio eseguendo interventi con il chirurgo in una posizione geografica diversa da quella del paziente. E l'abbiamo fatto qui a Bari confermando l'alto livello di eccellenza del nostro ospedale e dei nostri professionisti».

La tecnologia blockchain applicata alla chirurgia, rileva il prof. Michele Ruta del dipartimento di ingegneria elettrica e dell'informazione del Politecnico di Bari, «consente di avere la tracciabilità di ogni fase dell'intervento. Una sorta di scatola nera digitale dell'operazione, nella quale tutto viene registrato e archiviato in maniera indelebile e immodificabile. Una tale sistema di gestione dei dati, in ambito sanitario, garantisce massima trasparenza e affidabilità, a tutela del paziente e anche degli operatori sanitari. È questo uno dei casi in cui la ricerca scientifica e le nuove tecnologie, valorizzate attraverso una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, producono vera innovazione, quella che può migliorare i servizi pubblici e la vita delle persone. Come Politecnico di Bari siamo molto soddisfatti di questa sinergia, che consideriamo apripista di un nuovo modo di collaborare tra istituzioni e imprese, università».

I commenti dei lettori