MILANO. Sarebbe stata piazzata sotto il giunto usurato della rotaia 'incriminata' alcuni mesi prima dell'incidente ferroviario del 25 gennaio scorso, quella tavoletta di legno "tampone" rinvenuta nel cosiddetto "punto zero" dove è deragliato il treno regionale, un chilometro prima della stazione di Pioltello (Milano), provocando tre morti e quasi cinquanta feriti.
Già alcune ore dopo l'incidente, gli investigatori della Polfer avevano trovato sotto il giunto, con vari problemi di usura, quella "staffa" di legno che sarebbe stata collocata lì probabilmente da una squadra di operai. Messa in quel punto, qualche mese prima del disastro, per sostenere la rotaia ed evitare che, forse a causa di un cedimento della massicciata, battesse contro le pietre al passaggio dei treni che continuamente transitano su quella tratta. Proprio nel "punto zero", tra l'altro, si staccò un pezzo di 23 centimetri della rotaia proprio sopra il giunto e da lì il terzo vagone del convoglio, in particolare, iniziò a deragliare e si fermò, come il resto del treno, oltre un chilometro dopo la stazione di Pioltello, dopo aver abbattuto quattro pali.
Tutti elementi, quelli che riguardano la rotaia e il binario, che vengono valutati, sotto il profilo di possibili carenze nella manutenzione, nell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e che vede al centro i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni gravi e violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro in relazione ai controlli e alla manutenzione. Gli accertamenti, tra l'altro, come richiesto anche dalla difesa di Rfi, si concentreranno anche sul convoglio e nello specifico sui carrelli, sulle ruote e sui freni. Andrà verificato, infatti, secondo la difesa di Rfi, se il sistema frenante del terzo vagone potesse essere obsoleto.
La prossima settimana, intanto, dovrebbe tenersi una riunione tra inquirenti e consulenti per valutare con quali modalità compiere ogni singolo accertamento su tutti i pezzi di binario e vagoni (le analisi riguardano anche la 'scatola nera') che sono stati rimossi in questi giorni e trasferiti in un apposito hangar. Saranno probabilmente necessari "accertamenti tecnici irripetibili", ossia alla presenza anche dei consulenti delle difese, e bisognerà valutare, poi, anche se chiedere al gip un incidente probatorio per 'cristallizzare' le prove in vista del processo. Ipotesi, però, quest'ultima che appare al momento meno probabile. Nel frattempo, proseguono ancora le operazioni di rimozione dei vagoni e quando saranno completate, probabilmente entro il fine settimana, l'area dove è avvenuto l'incidente verrà dissequestrata dai pm.