Dentro il Salone del Gusto ci sono i sapori e le storie del mondo: i caffé, il miele, la curiosità del cibo africano, asiatico o sudamericano non sempre a portata di mano e, quindi, da scoprire in quanto occasione unica. Fuori dal Salone del Gusto c’è una città - Torino - che sull’enogastronomia sta pigiando l’acceleratore, mostrandola come eccellenza al mondo del turismo, che può scoprire monumenti, musei e... vitello tonnato.
Perché citiamo proprio questo piatto e non i plin? Per agganciarci a uno degli appuntamenti extra-Salone che mostrano come la città della ristorazione si stia preparando ad accogliere le migliaia di persone in arrivo. Le Vitel Étonné (via San Francesco da Paola 4, tel. 011 8124621) propone un menu apposito in occasione del Salone, come per ogni edizione, all’insegna della sostenibilità delle aziende, della filiera corta, “delle amicizie consolidate nei nostri ventuno anni di attività con i produttori, gli allevatori, i contadini con cui collaboriamo e con un’attenzione ai presidi Slow Food sempre presenti nei nostri menu”, dicono i titolari del “Vitello”. Che offrono pure un servizio navetta per i clienti, da e per il Salone del Gusto a Parco Dora.
Fuori Salone c’è una città da scoprire e da vivere: a partire dall’iniziativa “100% Orti”, dove gli orti urbani sono i protagonisti grazie all’opera di associazioni attive sul territorio. Possibile la visita guidata tra gli orti di Torino Nord e Torino Centro Sud (doppio appuntamento gratuito, il 23 settembre alle 14,45 e il 24 alle 15,10) con itinerari in bus o bici, a curiosare - il primo giorno - tra gli orti del Lidl, del Boschetto, Bunker, Pollaio didattico (in via Paganini, laboratorio per bambini), e ancora Orti al centro, Raffinerie sociali, Orto Mannaro, Orto di Scia 131 e OrtoAlto beeozanam. E, nella seconda giornata di tour, visita al St’Orto Urbano, all’Officina Verde Tonolli, agli Orti via Franzoj, al Giardino di via Nomis (qui è prevista la performance di danzaterapia “Danzare la natura” + merenda) e infine Spazio WOW, e Orti Generali di Mirafiori, dove si tiene un gran Galà su prenotazione.
Tutte la mattine alle 10, durante il Salone, il Museo del Risparmio con la sua collezione di salvadanai offre visite a un allestimento temporaneo dedicato al tema dell’alimentazione, dell’agricoltura, dell’allevamento e della produzione alimentare. I pezzi esposti, provenienti da tutto il mondo, come i numerosi espositori, portano a riflettere sul tema della rigenerazione.
Restando invece a Parco Dora, sarà possibile scoprire come quest’area post industriale oggi rigenerata abbia avuto tra gli interpreti della rinascita gli artisti di strada: il meglio della street art torinese e non solo si è cimentata negli anni e il 22, 23 e 24 settembre alle 11 e il 25 e 26 settembre alle 16, un tour guidato (a pagamento) permetterà di conoscere questo aspetto del Parco Dora. Una passeggiata dove una volta sorgevano gli stabilimenti della Fiat, delle officine Savigliano, della Michelin, spazi industriali dove si è prodotta anche la guglia in metallo della Mole. Si vedono opere di urban art in continuo mutamento, muri che diventano lavagne pronti a ospitare artisti locali e di caratura internazionale. Il tutto immerso in un parco che ospita piste da skateboard e campi da basket. Il finale della passeggiata porta in Borgata Tesso, quartiere operaio nato nel 1877, che ospita opere del progetto Mau in realtà aumentata.
Torniamo al cibo, in questo itinerario Fuori Salone, parlando di castagne: a Villar Fioccardo il 24 settembre alle 8,30 si celebra il “Castagno Day”, in un incontro con produttori locali. Lo stesso giorno, ma alle 18,30, il Mau - Museo di arte urbana - celebra invece il pomodoro con #thepoweroftomatoes aprendo la mostra bipersonale di still life ortofrtutticolo del duo Mbag (Margherita Bobini e Andrea Gritti).