Correva l'anno 1808, l'unità d'Italia era ancora lontana dall'essere realizzata e la Sardegna era l'altra metà del cuore del regno dei Savoia. Fu proprio Vittorio Emanuele I, innamorato della località di Longosardo (e Longone), a decidere di dedicare alla moglie Maria Teresa questo angolo di paradiso di fronte alle scogliere di Bonifacio. Con la Corsica a due passi, fu proprio il monarca a disegnare personalmente la pianta del paese, a riprova di quanto fosse legato a quei luoghi. Quello che ne nacque, Santa Teresa di Gallura, è un borgo talmente bello da poter essere considerato un dono del cielo, con i caratteristici palazzi dai colori pastello, la chiesa di San Vittorio e la piazza centrale, dove ancora si respira la poesia dei centri di paese di una volta, vero centro aggregatore di vita e socialità di altri tempi. Qui trovate caffè e locali notturni, ma anche e soprattutto botteghe e piccoli ristoranti. Un piccolo nucleo di vita che in estate esplode in un pout pourri di colori.
Località famosa, glamour sicuramente, Santa Teresa vive anche e soprattutto della bellezza del suo territorio. Con gli occhi che puntano sulla parte sud della Corsica, è abbracciata da due insenature: a est, verso il continente (come viene chiamata qui la parte peninsulare), troviamo Porto Longone, luogo perfetto da cui partire per esplorare il meraviglioso arcipelago della Maddalena via mare; dal lato opposto invece, abbiamo Rena Bianca, caratterizzata dai colori brillanti e abbaglianti del mare non lontano dal centro del Paese. E' l'arenile di città di Santa Teresa, non lunghissimo (sono circa 700 metri) e dal fondale basso, con una spiaggia tanto fine e tanto chiara da poter essere scambiata, in fotografia, per uno spezzone di Caraibi senza timore di smentita. E verso il bagnasciuga sembra diventare rosa come la coda di una sirena. Non stupirebbe nessuno, d'altronde, se una sirena vera decidesse di venire a vedere il mondo emerso proprio da queste coste (considerando anche l'antica leggenda secondo cui la Sardegna e il continente di Atlantide fossero più o meno la stessa cosa). E in effetti è successo, visto che nel 2021 la Disney ha scelto Santa Teresa di Gallura, il suo mare e le sue coste (in particolare quella la spiaggia di Cala Spinosa, una delle perle assolute di questo territorio) per girare il live action dedicato a uno dei suoi personaggi più celebri. A dominare su tutta la baia la torre di Longosardo costruita per volontà di un altro re, Filippo II di Spagna, che ancora oggi è un punto di avvistamento (di bellezza e non di navi da guerra però) ineguagliabile.
Le scogliere di granito sono l'altra faccia della spiaggia candida, perle al collo della stessa donna, quel borgo che da molti è ancora chiamato "la regina del Nord Sardegna". Per gli appassionati di passeggiate e immersioni, non ci si può far scappare la Baia di Santa Reparata, caratterizzata tanto dalla chiesetta rupestre ancora visitabile e decisamente suggestiva, a picco sul mare, che dal fondale marino vero inno alla biodiversità subacquea. Non molto lontano, dirigendosi verso Ovest e percorrendo quindi la zona più a nord dell'intera isola, troviamo Capo Testa, un istmo di terra che collega alla terra una piccola penisola: due spiagge (Rena di Levane e Rena di Ponente) e soprattutto il faro di Capo Testa, una delle mete più affascinanti e scenografiche di quest'area, se non dell'intera isola. Ed è sempre su questa penisola che si può incontrare la Valle della Luna, un'area da decenni dedicata e abitata dagli hippy, che ancora oggi ne plasmano il fascino. L'aria che si respira è realmente mistica, per chi vuole concedersi un relax dello spirito, ma anche per i più prosaici il mare, le spiagge e le calette restano meravigliose.
Gli indirizzi
Dove Mangiare
Da Thomas
Praticamente in centro, questo locale è particolarmente ferrato nella cucina di mare, come si confà a una località del genere, ma non disdegna la tradizione di terra tipica della Gallura, con un'attenzione alle materie prime molto spiccata. Ottima, per esempio, la selezione di formaggi tipici della zona. Tra i primi la fregula al gambero rosso e l'amatriciana di mare (con ventresca di tonno) la fanno da padrone. Anche gli appassionati di frittura di pesce troveranno qui pane per i loro denti. Oltre che gli amanti del buon vino, dal momento che la cantina è di tutto rispetto.
Lampara
Più turistico così, come posizione, è difficile da trovare. Questo ristorante si trova a poco più di cento metri dal porto turistico dove ci si imbarca per la Corsica e in omaggio proprio a quel mare si è concentrato sulle ricette e le preparazioni di mare come la Zuppa di pesce, che è uno di cavalli di battaglia del locale insieme ai Paccheri con ragù di ricciola. Per dessert non lasciatevi sfuggire una delle tipicità galluresi: ravioli ripieni di ricotta fritti. La cantina è di buon livello, ma non chiedete mai la carne a meno che non siate in un giorno di festività particolare.
Un vero e proprio enclave di Napoli nel cuore della costa gallurese. Papè Satan è una pizzeria in stile napoletano classico, dove ogni tonda è più che garantita dal pizzaiolo e patron, Marco Leone, membro dell'Avpn e maestro pizzaiolo con collaborazioni in tutto il mondo (Armenia compresa). Nonostante Leone sia incentrato costantemente sulla ricerca e sul miglioramento (basti pensare al suo lievito madre senza glutine), la sua pizza non può che definirsi napoletana verace e tradizionale, nel pieno rispetto del disciplinare Stg. Il menu vale la visita, tutto, per l'altissima qualità dei prodotti e la particolare ricerca delle materie prime.
Le botteghe
Chiamarla bottega è realmente riduttivo, così come anche la dicitura di enoteca sta decisamente stretta alla creatura di Alberto Giannoni, vero appassionato e conoscitore. La Bottega, nome semplice e per questo difficile da dimenticare e originale nella sua pulizia, non sfigurerebbe nelle vie più in di qualsiasi grande città, ora che la gastronomica di ricerca va di moda. Lui ci crede da molti anni e in via XX Settembre ha creato un'oasi del gusto dove trovare solo prodotti di decisa eccellenza ed esclusivamente prodotti in Sardegna. I migliori Vermentino di Gallura trovano spazio quindi accanto ai dolci fatti da una distilleria che a Santu Lussurgiu (tra le località colpite dal maxi incendio dello scorso anno) lavora ancora come tanto tempo fa. Tappa che vale il viaggio.
In Sardegna i dolci e il pane artigianale sono una cosa seria, tradizionale, motivo per cui non solo i piccoli paesi ma anche le città sono costellati di forni e botteghe come questa che si trova in località Li Luccianeddi e quest'anno ha compiuto 20 primavere. Anni in cui la vocazione alla vera artigianalità non è mai passata. L'unico consiglio è entrare in questo piccolo tempio della bontà e lasciarsi guidare dall'istinto. Una sola attenzione: fatevi consigliare prodotti locali, in Sardegna ci sono più di venti tipologie di pane autoctono e sarebbe un peccato sprecare l'occasione per acquistare la solita rosetta.
Dove alloggiare
Questo piccolo relais non chiude mai e già questo in un'isola per vocazione legata al turismo stagionale, è un tratto distintivo. Vicinissimo alla spiaggia di Rena Bianca e al cnetro stesso del paese, è una piccola oasi di relax, dalla quale si può scegliere comunque di fare una vita - in vacanza - non troppo sedentaria o legata all'automobile. Tutte le stanze dispongono di spazio esterno e soprattutto all'interno del piccolo relais sono disponibili numerose attività tra cui una pizzeria, un ristorante e un lounge bar