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Lo chef che ha fatto innamorare gli Usa della vera cucina emiliana

Lo chef che ha fatto innamorare gli Usa della vera cucina emiliana
Giancarlo "Wendy" Cacciatori con i suoi ristoranti tra New York e Miami propone i piatti della tradizione, senza compromessi: "All'inizio alcuni ordinavano le tagliatelle al ragù e un piatto di polpette, per poi metterli insieme"
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Da dieci anni lo chef Giancarlo "Wendy" Cacciatori fa la spola tra New York e Miami portando avanti insieme alla moglie Valentina Imbrenda una filosofia: far conoscere l'autenticità della cucina emiliana e i suoi piatti tipici, senza rivisitazioni o contaminazioni. A partire dai tortellini, fatti in casa con la ricetta di Nonna Beppa e in brodo, servito a parte con un pentolino di rame (o al massimo, unica variante possibile, con la panna). Il primo ristorante, Via Emilia 9 a Miami Beach, lo ha aperto nel 2014, mentre a New York è arrivato quattro anni dopo, nel 2018, con il locale al numero 290 di Hudson Street a Soho, chiamato proprio Nonna Beppa. Quindi, alla fine del 2020, è stata la volta del secondo ristorante a Miami, questa volta a Midtown, Via Emilia 9 Garden. Cacciatori e la moglie raccontano che nei primi anni non è stato facile portare avanti la scelta di rimanere fedeli al cento per cento alla tradizione emiliana, quando ancora i clienti americani erano abituati a tanti stereotipi sulla cucina italiana.

“Ho visto persone nel mio locale ordinare le tagliatelle al ragù e un piatto di polpette, poi mettere tutto insieme - racconta ‘Wendy’ - Per evitarlo ho dovuto sostituire le polpette al pomodoro con quelle piselli e pancetta. Ci vuole tempo se si sceglie di essere così intransigenti, dire di no ad alcune richieste dei clienti e in qualche occasione vederli andare via è stato difficile, ma abbiamo tenuto duro e abbiamo avuto ragione”. “La nostra missione è diffondere emozioni, lasciando che la tua mente viaggi verso ricordi felici, dove ti dimentichi di essere in un ristorante di Miami o New York, e ti senti invece al pranzo domenicale di tua nonna”, continua, spiegando che “tutte le nostre paste sono fatte in casa dalle nostre Sfogline”. Da Nonna Beppa, così come da Via Emilia, sembra di mangiare all’ombra delle Due Torri. “Manteniamo rigorosamente le tradizioni, se non trovi un piatto in Emilia Romagna, non lo troverai nel nostro menu”, ribadisce con orgoglio: “I tortellini, per esempio, non sono fedeli alla ricetta originaria solo nella forma, ma anche nel ripieno, è quello che fa la differenza. Noi usiamo, tra gli altri ingredienti, solo Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi”.

A tutti consiglia di partire con un piatto di gnocco fritto e salume, da accompagnare magari con un bicchiere di Lambrusco, che da qualche anno sta cercando di far apprezzare alla sua clientela. Poi, oltre ai tortellini, ci sono i cappellacci di zucca, le tagliatelle al ragù o al prosciutto crudo, la cotoletta alla bolognese e per finire il salame al cioccolato.

Giancarlo Cacciatori
Giancarlo Cacciatori 

Cacciatori è nato a San Giovanni in Persiceto e cresciuto a Bologna, tra i fornelli dei ristoranti dei suoi genitori. E se non ha mai smesso di stare in cucina, nel suo curriculum c’è anche la parola pompiere. A 25 anni tentò il concorso insieme ad un amico e lo vinse: lui voleva fare lo chef, ma era pur sempre un posto fisso e non volle rifiutarlo. Così per tanti anni ha alternato il grembiule al caschetto rosso per andare a fare i salvataggi in elicottero. “È stata un’esperienza incredibile ed estremamente formativa”, sottolinea. Nove mesi fa, invece, è iniziata la nuova sfida di ‘Wendy’ e Valentina, la gestione del ristorante dell’hotel Pelican di Miami, appena riaperto dal fondatore di Diesel Renzo Rosso su Ocean Drive. Unico caso, quest’ultimo, in cui hanno scelto di presentare un menu mediterraneo, non regionale, ma sempre di alta qualità.