«Una svolta storica». Così i protagonisti del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo hanno definito il nullaosta arrivato il 16 marzo dal ministero delle Politiche agricole alla creazione di un’unica Igt regionale al posto delle precedenti otto e alla introduzione della menzione Superiore e Riserva per le Dop. Una novità che, a partire dalla vendemmia 2022, mette ordine all’interno di un territorio dove si produce il 6% del vino nazionale ma che soffriva di un’eccessiva frammentazione in cui a farne le spese erano la qualità e la capacità di penetrazione sui mercati esteri, soprattutto extra-Ue.
Svolta del vino in Abruzzo: Igt unica e menzioni provinciali in etichetta
di Nicola Grolla
Il Consorzio di tutela riscrive il disciplinare con il ministero dell'Agricoltura: la Dop si arricchisce, potrà essere Superiore o Riserva. Il presidente Valentino Di Campli: "Ci faremo garanti della qualità che sarà sempre maggiore, valorizzandola e difendendola, soprattutto all'estero, dall'Italian Sounding"