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Viaggio tra i ristoranti dell'Espresso: Casa Leali, Piazzetta Milù, Primo Restaurant

La parmigiana di Solaika Marrocco 
La parmigiana di Solaika Marrocco  
Le persone sono il fulcro di un ristorante dall'anima creativa. In questo caso, gli chef selezionati sono giovanissimi, tutti Under30 in un viaggio pieno di energia
3 minuti di lettura

Quello di cuoco è un mestiere che nella maggior parte dei casi si inizia ad apprendere da giovanissimi. Poi ci sono anche ragazze e ragazzi che si trovano davvero molto presto a gestire in prima persona una cucina, con capacità organizzative che necessariamente devono andare di pari passo con il talento. È il caso dei tre under 30 che già stanno dimostrando una notevole attitudine alla professione, con risultati brillanti testimoniati anche dalle valutazioni ottenute in guida. Dal bresciano a Castellamare di Stabia fino a Lecce.
 
 

Marco e Andrea Leali (foto: Aromi Group)
Marco e Andrea Leali (foto: Aromi Group) 

Casa Leali è proprio la loro, quella dove i fratelli Andrea e Marco sono cresciuti, un edificio che risale al XVIII secolo e che al piano di sotto ospita il ristorante, due cappelli in guida. Andrea, classe 1993, aveva in mente di fare il cuoco fin da piccolo e così è stato, a partire dall’osteria di famiglia a Cunettone. Ora, a meno di trent’anni, è già un professionista affermato e con un bel futuro davanti. Ecco cosa si può leggere nella scheda: “In un vecchio casolare finemente ristrutturato, trova spazio il progetto dei fratelli Andrea e Marco Leali, che con tenacia e ambizione offrono una cucina fresca e piena di idee. La proposta gastronomica affonda radici nella memoria gustativa, da cui si parte per cercare strade nuove o poco battute. È il caso del raviolo, la cui farcia viene realizzata secondo la tipica ricetta bresciana, e che viene accompagnato da faraona arrostita. Convince per equilibrio ed eleganza la vellutata di mandorla con vongole e olio affumicato. Ghiotta la chiusura con un dessert che rievoca, in tutt’altra forma e consistenza, la classica triade ‘pane, burro e zucchero’. La carta dei vini è originale e in linea con l’identità del locale. Tre i menu degustazione, da 49 a 89 euro. Sui 65 alla carta".
I fratelli Izzo (foto Diego Marinelli)
I fratelli Izzo (foto Diego Marinelli) 


Vede la luce come pizzeria e griglieria con cucina il locale degli Izzo, una famiglia tutta dedita alla gastronomia che si è trasformata in ristorante elegante un passo dopo l’altro. Maicol è il più giovane, 28 anni e una serie di esperienze che l’hanno visto passare da Gennaro Esposito alla piccola galassia di Albert Adria e da Mauro Colagreco al Mirazur. Con i fratelli Valerio ed Emanuele e i genitori a supporto, quella di Piazzetta Milù una squadra che vale tre cappelli: “Andrebbe raccontata per intero la storia di questo ristorante, nato intorno a una griglia per carni e oggi diventato un esempio di come si possa fare cucina di sperimentazione in Campania. Due i punti fermi rimasti immutati rispetto alle origini: l’ispirazione alla tradizione, soprattutto nella scelta dei prodotti dell’orto e del mare, e la famiglia. Michele e Lucia Izzo possono guardare con orgoglio alla Piazzetta Milù di oggi, immagine della creatività riflessiva di Maicol in cucina, dell’attenzione professionale di Valerio in sala e dell’entusiasmo raffinato di Emanuele in cantina.

Forma e sostanza, divertimento e tecnica consolidata, citazioni dei maestri e intuizioni personali. C’è tutto nella proposta gastronomica di questo ‘under 30’ che alterna suggestioni lontane a ricordi vicini. Ecco allora che il grissino di carota fa da contrappunto a “via Schito 42”, il carciofo coltivato negli orti locali già conosciuti dai Romani. Si viaggia verso altre culture con la ventresca di tonno e Patanegra e con il baccalà e maiale piccante, per poi tornare a casa con il riso alla scapece e il mezzo pacchero alla marinara. Rassicura il momento dolce all’insegna delle ‘graffette’ con melassa di fichi. Cantina sempre più ricca. Si sceglie tra due degustazioni a 110 e 130 euro".

Solaika Marrocco
Solaika Marrocco 

 
Arrivata a 21 anni come sous chef, adesso Solaika Marrocco, classe 1995, è titolare della cucina di Primo Restaurant. Ha già ricevuto molti riconoscimenti, questa ragazza partita da piccolissima a imparare a cucinare con la mamma per poi a undici anni carpire i segreti del panificio con il forno a legna dietro casa. Un cappello la valutazione, ecco cosa si racconta di lei in guida: “Una cuoca giovanissima ma estrosa; un locale in cui la parola ‘piccolo’ è vissuta come opportunità, non come iattura; una dispensa di materie prime di pregio pressoché infinito come quello pugliese. Il risultato è questo locale che si annida alle spalle del centro commerciale di Lecce e una carta capace di declinare con forza e fantasia le mille sfumature della cucina territoriale. Ecco la parmigiana di melanzane, pomodoro e besciamella al grano arso. A seguire gli gnocchi con bianco di mandorla, ricci di mare e caffè. C’è anche il baccalà con mandarino, mandorla e ‘sanapi’. Cantina fornita e in bella vista. Servizio attento e professionale. Degustazioni a 80 e 100 euro (sei o otto portate). Alla carta sui 70 euro".