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Dal gas all'elettrico: ecobonus del 65% per il riscaldamento più green

Dal gas all'elettrico: ecobonus del 65% per il riscaldamento più green
(ansa)
L'incentivo spetta anche sostituendo i termosifoni con i condizionatori, soluzione meno costosa e più rapida rispetto all'acquisto di una pompa di calore
2 minuti di lettura

Dire addio al gas per il riscaldamento e passare all'elettrico in pochi giorni, senza lavori invasivi e con la possibilità di ottenere l'ecobonus al 65 per cento. La soluzione in questo caso è quella dei climatizzatori da utilizzare non in aggiunta ma direttamente in sostituzione dei termosifoni. Una possibilità ammessa dall'Enea, molto più facile da adottare e decisamente molto meno costosa rispetto all'acquisto di una caldaia a pompa di calore il sostituzione della caldaia a gas.


Meno consumi e meno emissioni

L'acquisto di un climatizzatore a pompa di calore gode di una specifica detrazione in quanto si tratta di uno degli interventi finalizzati al conseguimento di risparmi energetici basati su impianti che prevedono l'impiego delle fonti rinnovabili di energia e consentono di ridurre le emissioni di CO2. Nel caso delle pompe di calore le prestazioni sono misurate dai parametri COP e EER. Il COP, Coefficient Of Performance, indica l'efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in riscaldamento ed è dato dal rapporto tra resa termica (calore ceduto al mezzo da riscaldare) ed energia elettrica consumata, mentre l'EER, Energy Efficiency Ratio indica l'efficienza elettrica di un climatizzatore mentre funziona in raffreddamento. Un climatizzatore con valori di EER e COP uguali a 4 produrrà quattro unità di energia termica per ogni unità di energia elettrica prelevata dalla rete, in quanto le altre tre unità vengono dal prelievo di calore dall'ambiente esterno. Per l'ecobonus ovviamente si debbono rispettare i requisiti richiesti dall'Enea in termini di efficienza, e occorre poi la certificazione del tecnico sui risparmi realizzati.

Dal riscaldamento a gas all'elettrico  in pochi passi

E' la stessa Enea a spiegare i passi da fare in questo caso, in risposta ad uno specifico quesito pubblicato sul sito nella sezione dedicata ad ecobonus e sostituzione degli impianti termici. Nella risposta viene chiarito che "qualora l'intervento proposto assicuri un risparmio di energia primaria per la climatizzazione invernale, dimostrato da una relazione asseverata da parte di un tecnico abilitato,  almeno pari a quello che si avrebbe con la sostituzione della caldaia esistente con una a condensazione e, a patto che le pompe di calore posseggano i requisiti tecnici indispensabili per usufruire delle detrazioni, l'intervento risulta agevolabile".


Soluzione da città

A conti fatti la soluzione è meno costosa dell'acquisto di una caldaia a pompa di calore, che peraltro ha un ingombro notevole sia all'interno che all'esterno dell'abitazione, e quindi non può essere installata da parte chi abita in condomino e non ha spazi esterni. E chi non ha neppure un balcone può comunque approfittare dei climatizzatori a pompa di calore compatti che non hanno un'unità esterna. In questo caso l'unico intervento richiesto è quello di un piccolo foro di aerazione, di un massimo di 20 centimetri di diametro, e quindi facilmente mimetizzabile sulla facciata, anche in caso di palazzo d'epoca, senza che possano sorgere problematiche condominiali.


Sì all'ecobonus anche se resta il gas per l'acqua calda

E non solo. Quando i nuovi climatizzatori vanno a sostituire i radiatori, infatti, si può avere l'ecobonus anche se si decide di mantenere in funzione la caldaia per l'acqua calda, senza comprare anche un nuovo boiler. Sempre nelle faq presenti sul sito, infatti, l'Enea ha chiarito che quando i climatizzatori  vanno a sostituire i termosifoni è possibile ottenere l'ecobonus anche in questo caso  "a condizione che siano realizzati interventi che non consentano con operazioni semplici ad eseguirsi, il ripristino del funzionamento della caldaia per il riscaldamento", requisiti che dovrà essere espressamente certificato dal tecnico.