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Anna Postorino, 23 anni, FFF Gorizia
Anna Postorino, 23 anni, FFF Gorizia 

Anna Postorino: "Serve l'aiuto di tutti per una Gorizia senza centrali fossili"

Venerdì 25 marzo lo sciopero globale per il clima e contro la guerra in Ucraina dei Fridays for Future, che scenderanno in piazza, dalla parte di chi paga il prezzo più alto della crisi, a livello globale e locale. Raccontiamo le loro storie per capire meglio chi sono e perché manifestano

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Per un attimo, ispirata da Greta Thunberg, Anna qualche tempo fa ha pensato di prendere un cartello e andare a protestare per il clima davanti al parlamento italiano. "Se nessuno fa niente - si è detta - lo faccio davvero". Poi però ha incontrato altre ragazze e ragazzi che come lei sentivano l'esigenza di lottare per il futuro e una Terra ammalata dalle emissioni: così si è unita a loro nella battaglia e la sua singola voce è divenuta parte del coro, quello necessario per invertire la rotta.

Anna Postorino, 23 anni, studentessa di Tecniche della Riabilitazione psichiatrica a Trieste, oggi è una delle responsabili di Fridays for Future Gorizia. Racconta di aver avuto sempre una particolare attenzione per l'ambiente. Ragionava per esempio su come la mobilità della sua città fosse così poco sostenibile o sui danni che stava subendo il Pianeta fra incendi devastanti ed emissioni. "Dopo aver visto l'azione di Greta ho pensato che altri studenti avevano, a livello globale, questi interessi o l'idea di piccole azioni per sensibilizzare sul clima. Così mi sono decisa a unirmi".

Dopo il primo sciopero del marzo 2019, Anna non si è più persa una manifestazione. "All'inizio andavo da esterna, poi ho iniziato a far parte prima di Fridays for Future Trieste e poi, sapendo di altri giovani interessati ad agire per il loro futuro anche a Gorizia, abbiamo deciso di riformare un gruppo anche qui. Da due anni, purtroppo con la pandemia di mezzo, stiamo provando a raccontare l'emergenza clima ai nostri concittadini".

Una nuova occasione per farlo sarà il grande sciopero del clima del 25 marzo. "Faremo un corteo - spiega Postorino - che passerà nelle strade principali della città e sotto il Comune. Più volte abbiamo provato a chiedere al sindaco di dichiarare l'emergenza climatica e ambientale, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Ci faremo sentire nuovamente. Dopo la camminata arriveremo nella piazza principale dove lasceremo il microfono aperto agli studenti delle scuole, le associazioni, i sindacati e tutti coloro che vorranno unirsi e parlare dei problemi della crisi climatica".
Ma anche di quelli locali. "Qui vicino - racconta ancora l'attivista - a Monfalcone c'è una centrale a carbone ancora parzialmente attiva, che poi verrà riconvertita a gas, e un'altra centrale a Sant'Andrea, frazione di Gorizia. Entrambe impattano pesantemente a livello di emissioni. Poi c'è il grande problema del fiume Isonzo che attraversa Gorizia, che è fortemente inquinato. In più abbiamo una mobilità per niente sostenibile: anche per andare nelle città vicine tutti prendono l'auto, perché ci sono pochi bus o mezzi pubblici. Per essere una città piccola è molto congestionata dal traffico. Una pista ciclabile che attraversava tutto l'avevamo, ma ora l'hanno tolta. Tutto questo deve cambiare".
Il cambiamento secondo Anna è ancora possibile, soprattutto ora. "Pandemia e guerra hanno mostrato alle persone quanto sia fragile l'equilibrio del Pianeta, quanto dipendiamo dalle fonti fossili. Forse è arrivato davvero il momento per un futuro rinnovabile differente, che inizi subito. Io sento che le persone si stanno risvegliando, che non vogliono una Terra piena di pandemie, guerre o natura devastata. Sono convinta che il cambiamento avverrà, che possiamo ancora fare molto: ma abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per riuscire nell'impresa".