Fridays for Future si mobilita per l'Ucraina: "Fermiamo la guerra dei combustibili fossili"
di Giacomo Talignani
In oltre 70 città in tutto il mondo, tra cui Torino, gli attivisti scendono in piazza contro l'invasione russa. Per sottolineare la necessità di un futuro legato alle rinnovabili e non più a gas e petrolio, spesso alla base di numerosi conflitti armati
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I ragazzi del clima scendono in piazza contro la guerra al fianco del popolo ucraino. In attesa del 25 marzo, data in cui è previsto un grande sciopero mondiale per il clima, soprattutto per ribadire anche dopo l'ultimo rapporto Ipcc che non c'è più tempo per l'inazione e servono subito politiche immediate per salvare il Pianeta dal riscaldamento globale, i giovani di Fridays For Future hanno deciso di unirsi alle manifestazioni di pace e di solidarietà nei confronti dell'Ucraina dopo l'invasione russa. Prima del consueto sciopero per il clima di venerdì, in diverse città del mondo il 3 marzo si terranno manifestazioni e cortei dei giovani attivisti, che hanno rivolto un appello a tutti i movimenti ambientalisti a unirsi.
Worldwide, #FridaysForFuture will show solidarity with our people in Ukraine this week, especially tomorrow (03/03)! While more strikes are being planned, here's a list of the participating cities. #StandWithUkraine
— Fridays For Future Ukraine ???? (@fff_ukraine) March 2, 2022
In Italia è prevista una manifestazione a Torino, dove i ragazzi giovedì 3 marzo alle 16 scenderanno in Piazza Castello raccogliendo l'appello di Fridays For Future Ukraine che in tutto il mondo, con l'hashtag, #StandWithUkraine, invita ad atti di solidarietà per la pace. Durante il presidio torinese sono previste raccolte di generi alimentari, che verranno consegnate al Sermig, Servizio Missionario Giovani. "Sono richiesti generi alimentari a lunga conservazione come pasta, riso, orzo, polenta, zucchero, scatolame vario (legumi, tonno, carne in scatola, mais...), salsa di pomodoro, merendine e biscotti, marmellata e cioccolata, cibo per la prima infanzia. Porta un cartellone e tutti i tuoi amici o parenti. È molto importante!", scrivono i giovani presentando l'iniziativa.
In tutto il mondo, soprattutto il 3 marzo ma con cortei previsti anche nei giorni successivi, molti attivisti di Fridays For Future prenderanno parte all'iniziativa "StandWithUkraine" che prevede numerose manifestazioni per la pace in Europa, Stati Uniti, ma anche Asia e Africa. In questa mappa sono riassunte tutte le oltre 70 città (che continuano ad aumentare) in cui i ragazzi del clima e non solo scenderanno in piazza. Oltre a quelli previsti in tantissime città tedesche, da segnalare i cortei organizzati anche in territori di confine con l'Ucraina, come in Polonia e Romania. Anche Fridays For Future Russia ha espresso solidarietà agli attivisti ucraini, condividendo il loro appello e chiamando a un incontro per la pace in loro sostegno.
Societies that depend on fossil fuels provided by autocrats cannot be safe.
We need international political mobilization. Everyone worldwide should take a stand against war. There's no such thing as neutrality in war.
— Fridays For Future Russia (@FFFRussia) March 2, 2022
Fra gli appelli rilanciati da Friday For Future in Italia e scritti dai colleghi ucraini, oggi sotto le bombe, c'è un messaggio chiaro: "Abbiamo bisogno che tu sia lì per noi. Invitiamo Friday for Future a protestare globalmente, questo giovedì, per la fine di questa guerra!".
Greta Thunberg, attivista svedese che ha ispirato il movimento Fridays For Future, già il 25 febbraio aveva manifestato davanti all'ambasciata russa in Svezia con una bandiera ucraina prendendo posizione contro la guerra e tornerà nuovamente a manifestare. Come ribadito anche da Greta, le iniziative per la pace e in solidarietà al popolo ucraino includeranno il fondamentale messaggio legato a una svolta necessaria per il Pianeta nella lotta alla crisi climatica: la necessità di un futuro legato alle rinnovabili e non più a gas e fonti fossili.
"La giustizia climatica e l'appello alla pace non sono mai stati così intrecciati come adesso, mentre assistiamo a una guerra combattutta e finanziata dalle esportazioni di combustibili fossili che uccide le persone", ha detto anche Luisa Neubauer, 25 anni, una dei leader di Fridays per la Germania. Come lei anche gli attivisti ambientali di Extinction Rebellion (XR) hanno ribadito questo intreccio. "Riteniamo che la minaccia di una guerra globale, che può potenzialmente diventare nucleare, possa essere deviata se Gazprom, Rosneft e tutte le compagnie petrolifere e del gas che cooperano attivamente con il regime di Putin, vengono immediatamente private delle risorse finanziarie e dell'influenza politica" scrive la dorsale ucraina ricordando che "la Russia è il terzo maggior contributore di emissioni di gas serra nel mondo".
Infine, concludono gli attivisti italiani che scenderanno in piazza, "Non è la Terra a dover essere salvata. È chi la abita. È la vita. È l'umanità. Noi. Un Pianeta ecologicamente sano ma attraversato da guerre e violazioni dei diritti umani non è il Pianeta che vogliamo", si legge in una nota in cui i giovani dell'onda verde invitano a liberarsi il prima possibile dai combustibili fossili come il gas, considerato "tra le principali cause di guerre e conflitti".