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La presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen (a destra) e  il presidente del Consiglio europeo Charles Michel
La presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen (a destra) e  il presidente del Consiglio europeo Charles Michel (reuters)

Il clima che cambia fa danni per 12 miliardi all'anno. L'Ue vara una nuova strategia

Bruxelles promuoverà un nuovo osservatorio sul clima e la salute, con un utilizzo più massiccio di dati per la creazione di modelli di rischio climatico a livello di singola attività (ad esempio costruire una casa o un impianto di produzione), in modo da prevenirli nella pianificazione urbana e territoriale

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Dodici miliardi all'anno. A tanto ammontano i danni provocati dal clima che cambia e dagli eventi di meteo estremo nel Vecchio continente, che potrebbero salire a 170 miliardi in caso di un ulteriore aumento delle temperature. Gli eventi estremi sono sempre più letali, come l'ondata di caldo che nel 2019 ha causato 2500 morti in tutta Europa. Per far fronte a questi costi economici e sanitari, la Commissione Ue ha varato una strategia per l'adattamento ai cambiamenti climatici, definendo il percorso per prepararsi agli impatti inevitabili del cambiamento climatico.


L'Ue promuoverà un nuovo osservatorio sul clima e la salute, un utilizzo più massiccio di dati per la creazione di modelli di rischio climatico a livello di singola attività (ad esempio costruire una casa o un impianto di produzione), in modo da prevenirli nella pianificazione urbana e territoriale. Bruxelles lavorerà con i paesi per incentivi per l'adattamento al rischio attraverso le politiche fiscali e con i privati per promuovere le migliori pratiche negli strumenti finanziari per la gestione del rischio.

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha affermato: "La pandemia di Covid-19 ci ha ricordato con durezza che una preparazione insufficiente può avere conseguenze disastrose. Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica, ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili - che si fanno già sentire sia all'interno che all'esterno dell'Unione europea. La nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici ci consente di accelerare e approfondire i preparativi. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici".

L'azione in materia di adattamento ai cambiamenti climatici deve coinvolgere tutte le componenti della società e tutti i livelli di governance, all'interno e all'esterno dell'Ue, sottolinea l'esecutivo comunitario, "lavoreremo per costruire una società resiliente ai cambiamenti climatici migliorando la conoscenza dei loro effetti e delle soluzioni di adattamento; intensificando la pianificazione dell'adattamento e la valutazione del rischio climatico; accelerando l'azione di adattamento e contribuendo a rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici a livello mondiale".

Le azioni di adattamento devono basarsi su dati affidabili e strumenti di valutazione dei rischi a disposizione di tutti, dalle famiglie che acquistano, costruiscono e ristrutturano abitazioni alle imprese delle regioni costiere o agli agricoltori che pianificano le proprie colture. A tale scopo la strategia propone interventi che facciano avanzare le frontiere della conoscenza sull'adattamento così da consentire di migliorare la qualità e la quantità dei dati raccolti sui rischi e le perdite connessi al clima, e di metterli a disposizione di tutti. Climate-ADAPT, la piattaforma europea per le conoscenze sull'adattamento, sarà potenziata e ampliata e sarà affiancata da un osservatorio per la salute destinato a monitorare, analizzare e prevenire meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute. Poiché i cambiamenti climatici hanno ripercussioni a tutti i livelli della società e in tutti i settori dell'economia, le azioni di adattamento devono essere sistemiche. La Commissione continuerà a integrare le considerazioni relative alla resilienza ai cambiamenti climatici in tutti i pertinenti settori d'intervento e sosterrà l'ulteriore sviluppo e attuazione di strategie e piani di adattamento, con tre priorità trasversali: integrare l'adattamento nella politica macrofinanziaria, soluzioni per l'adattamento basate sulla natura e azioni di adattamento locale.

Le politiche in materia di adattamento ai cambiamenti climatici devono andare di pari passo con la nostra leadership mondiale nella mitigazione dei cambiamenti climatici. L'accordo di Parigi ha stabilito un obiettivo globale in materia di adattamento e ha sottolineato che l'adattamento è un fattore chiave per lo sviluppo sostenibile. L'Ue promuoverà approcci subnazionali, nazionali e regionali all'adattamento, con particolare attenzione all'adattamento in Africa e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo. "A livello internazionale aumenteremo il sostegno alla resilienza e alla preparazione ai cambiamenti climatici fornendo risorse, dando priorità all'azione e aumentando l'efficacia, aumentando i finanziamenti internazionali e rafforzando l'impegno e gli scambi globali in materia di adattamento. Collaboreremo inoltre con i partner internazionali per colmare il divario nei finanziamenti internazionali per il clima", dichiara la Commissione.