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Il miracolo delle rane Loa: dallo stagno prosciugato alla riproduzione

La rana Loa, specie a rischio di estinzione
La rana Loa, specie a rischio di estinzione (reuters)
A Santiago del Cile l'esperimento di successo per salvare la specie di anfibi in via di estinzione per la trasformazione del loro habitat. Plauso del governo e mobilitazione mondiale ricordando Romeo, la rana di Sehuencas rimasta a lungo "single"
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Festa grande tra gli erpetologi in Cile. Hanno compiuto un miracolo. O meglio: hanno creato le condizioni perché avvenisse. Ci hanno creduto e ci sono riusciti. Sempre attenti alle specie animali minacciate sul nostro Pianeta, un gruppo di esperti guidati da uno scienziato si sono accorti che 14 rane d’acqua Loa (Telmatobius dankoi), ormai rarissime, stavano agonizzando in mezzo a una pozza ridotta a fanghiglia. Un tempo era un torrente, poco fuori la cittadina di Calama.
(afp)

Lo scienziato Andrés Charrier aveva scoperto che era l’unico posto al mondo dove si trovavano ancora questi esemplari. Ma la vicina miniera e una serie di trasformazioni immobiliari, oltre ai lavori agricoli, lo avevano prosciugato riducendolo a un piccolo stagno, poi a un rigagnolo e quindi in fanghiglia. I piccoli anfibi non si muovevano più, erano denutriti, respiravano a fatica. Avevano bisogno dell’acqua, così come della terra, per continuare a vivere. Con un blitz le hanno raccolte, imbarcate su un aereo e poi trasportate 1500 chilometri più a sud, lasciandosi alle spalle quell’habitat moribondo nel deserto di Atacama. Due, delle quattordici rane, non sono sopravvissute, le altre hanno iniziato la loro nuova vita nello stagno dello zoo di Santiago del Cile.

L’operazione Loa. L’operazione, ribattezzata "Loa", avveniva un anno fa. L’idea era vedere se si riusciva a far di nuovo accoppiare gli anfibi e iniziare così il ripopolamento che avrebbe potuto salvare la specie. Un esperimento. La natura ha dato una mano e le ranocchiette hanno cominciato a riprodursi, tanto che a metà settembre lo specchio d’acqua, - coperto da grandi piante, filamenti, alghe e fango - ha cominciato a mostrare i nuovi nati: minuscoli girini che agitavano le loro code, alla ricerca di cibo. L’équipe di etologi ne ha contati 200. E’ stato dato l’annuncio. La direttrice dello zoo, Alejandra Montalba, ha elogiato il lavoro del team che si occupa a tempo pieno della nuova colonia, con il plauso del governo.
(reuters)

L’aiuto della Bolivia. "E’ stato fatto un lavoro meticoloso: hanno dovuto replicare le condizioni esatte dell’acqua in cui le rane vivevano. Era l’unico modo per mantenerle in vita", ha spiegato Gabriel Lobos che con Charrier ha trascorso anni a studiare le rane d’acqua Loa. Quando entrambi si sono accorti che non sarebbero sopravvissute, è stato lanciato l’allarme. Era in ballo una specie che sarebbe sparita dalla faccia della Terra. L’appello è stato visto e raccolto dai colleghi del museo di Storia Naturale "Alcide d’Orbigny" della Bolivia, a Cochabamba. Sono saltati sulla sedia, hanno subito pensato a Romeo, una rana acquatica di Sehuencas che si pensava fosse l’ultima della sua specie, rimasta sola, senza un compagno con cui accoppiarsi, destinata a soccombere e con lei il resto della sua stirpe.
La lettera di Romeo. C’è stata una campagna mondiale, annunci, petizioni, persino una lettera “Dalla scrivania di Romeo” che postata sul web raccontava la storia della giovane ranocchia solidarizzando con i fratelli cileni. “So che sei lontano da casa”, si leggeva nel messaggio postato in evidenza. “So che preferiresti di gran lunga rannicchiarti nel tuo fiume, mangiando le lumache e i lombrichi che ti offre la natura selvaggia. Ma devi avere fiducia: ci sono molte ragioni per sperare, siete in 14”.

DiCaprio su Instagram. Per dare più forza alle parole un account di Spotify, intitolato Romeo, ha anche offerto una playlist dedicata alle rane d’acqua Loa, con brani famosi, tutti in tema. Da “Take Me to the River” di Al Green, a “Stronger”, “What Doesen’t Kill You” di Kelly Clarkson a “I’m Still Standing” di Elton John. Un successo. Seguìto con ansia da Leonardo DiCaprio, ormai quasi più noto per le sue battaglie ambientaliste che come attore. Ha postato l’annuncio dello zoo cileno su Instagram con una spiegazione dettagliata sul miracolo appena avvenuto.