

Clima sempre più caldo e secco, ai cambiamenti climatici, e la deforestazione, causata principalmente dalla conversione dei terreni per l'agricoltura, sono secondo il rapporto i fattori principali alla base dei roghi, che per il 75% sono responsabilità dell'uomo.

"Molti ricercatori - nota il rapporto - sono concordi nel dire che la distruzione della foresta amazzonica si stia velocemente avvicinando al "tipping point", un punto di non ritorno previsto in 10-15 anni. La perdita tra il 20% e il 25% della distesa di alberi porterebbe infatti ad una drastica riduzione delle piogge e dell'umidità cruciali per fare vivere e mantenere la foresta stessa". Il Wwf chiede perciò l'attuazione di misure urgenti per far fronte all'emergenza e che fra queste venga immediatamente realizzata una conferenza internazionale per proteggere la foresta Amazzonica, bene imprescindibile dell'umanità.
