
In realtà, non è chiaro se il primate stesse offrendo aiuto o chiedendo cibo, come ha spiegato Jamartin Sihite, direttore del Borneo Orangutan Survival Foundation dove le foto sono state scattate a settembre. Nel centro per la riabilitazione degli orangutan della provincia del Borneo Orientale ogni giorno 450 volontari aiutano le scimmie a vivere in libertà ma in una situazione protetta. Sono circa 650 oranghi salvati e sopravvissuti a traumi, rapimenti o ferimenti, che solo in rari casi possono essere reintrodotti nel loro habitat naturale, la foresta, dopo mesi o anni di riabilitazione.
Protagonista dello scatto è Syahrul, l'esemplare di 25 anni che si è avvicinato al custode che in quel momento era immerso fino alla vita nell'acqua per controllare che non ci fossero serpenti nascosti, tra i peggiori nemici dei primati. "Non me lo sarei mai aspettato", ha detto Prabhakar alla Cnn raccontando di aver perso qualche istante per lo stupore prima di riuscire a catturare quella che legggiamo come una sequenza eccezionale.
Il custode non ha ricambiato il gesto, spiegando poi che si tratta pur sempre di animali allo stato selvatico e quindi abbastanza imprevedibili da obbligare anche chi vive a contatto con loro a mantenere le distanze di sicurezza.
L'orangutan del Borneo, che in Asia si trova solo a Sumatra e nel Borneo, è stato classificato specie protetta dallo Iucn: nelle ultime tre generazioni si è visto ridurre la popolazione dell'80% a causa di bracconaggio, deforestazione e depauperamento dell'habitat. Se la foto di Anil Prabhakar continua a fare il giro del mondo forse è anche perché ci ricorda quel che potremmo fare nei confronti del Pianeta da cui abbiamo preso tanto: tendere una mano a chi ne ha bisogno.