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Incendi in Amazzonia, la petizione di Change.org supera 5 milioni di firme

Enorme successo per l'iniziativa di una cittadina brasiliana per salvare la foresta in fiamme. L'adesione delle top model Gigi Gadid e Bella Hadid che hanno rilanciato la petizione sui loro profili social

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(ansa)
ROMA - Mentre la foresta amazzonica continua a bruciare e il presidente brasiliano Bolsonaro fa sapere di rifiutare i 20 milioni di euro a lui offerti dal G7, la petizione internazionale su Change.org "Prevenire la deforestazione e lo sfruttamento dell'Amazzonia!" ha superato 5 milioni di firme, registrando un totale di 5.171.231 adesioni. A lanciare la raccolta firme, come si legge in una nota del noto portale di petizioni on line, una cittadina brasiliana, nel tentativo di fermare l'emergenza e prevenire il ripetersi degli incendi. Un numero enorme, raggiunto anche grazie all'adesione all'appello da parte delle top model Gigi Gadid e Bella Hadid, che nei giorni scorsi hanno rilanciato la petizione change.org/saveamazzonia sui loro canali social. In italia, la petizione è stata rilanciata ieri su Twitter dalla cantante Noemi.

L'appello internazionale raccoglie le adesioni di cittadini residenti in Italia, Germania, Brasile, Spagna. Chiede al presidente Bolsonaro di agire per fermare lo sfruttamento economico della foresta amazzonica, che oggi sta bruciando, fermando la deforestazione e applicando la costituzione federale del Brasile, che, all'articolo 225, recita: "Ognuno ha il diritto a un ambiente ecologicamente equilibrato, un bene per l'uso comune delle persone ed essenziale per la sana qualità della vita, e il potere pubblico e la comunità hanno il dovere di difenderlo e preservarlo per le generazioni presenti e future".

L'autrice della campagna, Valeria Magalhaes sottolinea anche che le stesse emissioni di carbonio dovute agli incendi contribuiscono in modo decisivo al riscaldamento globale. La tutela del cosiddetto "polmone del mondo" è dunque un imperativo a livello globale: più di 5 milioni di utenti in tutto il mondo chiedono al brasile di agire per salvarlo.