
Al fine di mostrare lo scenario di deforestazione in aree protette e non protette, un team di giornalisti di G1 si è recato a Santarem, nello Stato settentrionale del Parà, un territorio, fortemente scosso dall'agrobusiness, dove sono presenti una foresta nazionale e una riserva estrattiva. "L'area pubblica viene occupata e poi si disbosca per valorizzare la terra e venderla. Se si tratta di un'area adatta all'agricoltura il suo valore aumenterà", spiega Tasso Azevedo, coordinatore tecnico dell'Osservatorio sul clima e coordinatore generale di MapBiomas.
Ma la percezione del problema globale sta cambiando. La stragrande maggioranza degli europei chiede leggi efficaci affinché il cibo mangiato e i prodotti acquistati non provochino la deforestazione del pianeta. E' quanto emerge da un sondaggio YouGov realizzato tra il 17 e il 29 di aprile e diffuso oggi. L'indagine ha coinvolto anche i cittadini italiani che dimostrano una elevata sensibilità nei riguardi del destino delle foreste del pianeta.
In particolare, il 92% degli italiani intervistati condividono la necessità di una apposita legislazione per proteggere le foreste. (87% è il dato medio dei cittadini dei 25 paesi europei sottoposti a sondaggio). Inoltre, il 92% degli italiani che hanno partecipato al sondaggio si è anche dichiarato profondamente preoccupato delle foreste, riconoscendo che la deforestazione è dannosa per tutti, genere umano e biodiversità. (91% il dato medio europeo). Il sondaggio, pubblicato in vista della Giornata internazionale della biodiversità, che cade mercoledì 22 maggio, è stato commissionato dall'Agenzia per le Indagini ambientali, Fern, Greenpeace e Wwf.