
Lo ha chiamato pappagallo alato azzurro dell'Amazzonia (Amazona gomezgarzai) in onore del suo piumaggio ed è distinguibile per una corona verde che altri pappagalli azzurri dell'Amazzonia non hanno. "Una caratteristica distintiva è il suo verso: fa una chiamata ripetitiva non comune nei pappagalli e la durata è molto più lunga rispetto a quella di altri nella zona dell'Amazzonia. In volo è uno yak-yak-yak forte e prolungato". L'ornitologo ha spiegato che questa nuova specie vive in piccole comunità composte al massimo di 12 individui e, come per altri pappagalli, le coppie e i figli hanno la tendenza a rimanere insieme. "La sua dieta è fatta di semi, frutti, fiori e foglie".
Dall'analisi del Dna dell'animale sembra che una prima versione del pappagallo blu sia comparso circa 120mila anni fa. "Attualmente non ci sono programmi di conservazione e protezione di questo animale, ma la sua rarità dovrebbe stimolare alla realizzazione di un programma prioritario per proteggerlo", chiosa il ricercatore.